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Il doppio ex Francini: "A Napoli ho vinto tutto, ma anche al Toro devo tantissimo"

di Claudio Colla

Intervistato da persemprenapoli.it, il 52enne Giovanni Francini, terzino sinistro del Torino e del Napoli, oltre che della nazionale italiana, tra gli Anni '80 e la prima metà dei '90, ha parlato della gara di domani, del proprio passato: “Quello che mi aspetto è che il Napoli, dopo aver dominato comunque il campionato, e aver lottato fino alla fine contro la Juventus, almeno riesca ad arrivare secondo, perché lo aiuterebbe questa posizione, per come ha giocato per tutto il campionato. Quello che mi aspetto è, appunto, di arrivare secondi senza dover fare i preliminari per entrare in Champions il prossimo anno.

Il giocatore decisivo in questo Napoli? Scegliere Higuain è facile, perché comunque, un giocatore che fa 32 gol avendo saltato anche alcune partite per squalifica e che, nonostante questo, ha doppiato i capocannonieri delle altre squadre di Serie A, deve per forza avere i meriti. Bisogna dire che tutta la squadra mi è parsa all’altezza: tanti giocatori quest’anno sono rifioriti con Sarri e quindi, quasi sicuramente, grande merito va anche all’allenatore.

Non saprei scegliere tra la mia esperienza in granata e quella in azzurro. Al Torino devo molto: sono cresciuto, ho fatto tutte le giovanili, la Serie A per tantissime stagioni, mi ha dato la possibilità di arrivare al grande calcio; con il Napoli, invece, ho vinto tutto, ho vinto il Campionato, la Coppa UEFA, ho vinto la Supercoppa italiana, quindi sicuramente come risultati, e anche come affetto della gente e dei tifosi, Napoli mi ha dato decisamente molto di più. Sono stati sette anni veramente belli, intensi e stupendi.

Giocare insieme a un giocatore come Maradona? Essere stato in squadra con il giocatore più forte di tutti i tempi è sicuramente un onore. Inoltre Diego è un ragazzo fantastico, sempre disponibile con i compagni, e con tutti coloro con cui avesse a che fare”.