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Il padre di Quagliarella: "Sarebbe restato a Napoli, per diventare un simbolo"

di Claudio Colla

Recentemente assurto agli onori della cronaca per la sentenza a suo favore in merito al lungo caso di stalking che lo ha visto perseguitato per ben cinque anni, sul 34enne Fabio Quagliarella emergono nuovi elementi, in relazione a quanto il suddetto caso abbia condizionato le sue scelte di carriera. Queste le parole rilasciate da Vittorio Quagliarella, padre dell'ex-punta granata, a Internapoli.it: "Fabio non scelse la Juve, ma la società bianconera fu l'unica a credere in lui. Al Napoli erano giunte due offerte: quella della Juve e e quella del Rubin Kazan. Quindi scelse la Juve: cosa sarebbe andato a fare in Russia? Lì sarebbe finito come calciatore. Non immaginava minimamente di dover andare via da casa, dopo aver atteso così tanto per tornare. Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo. Qualche mese prima dell'addio acquistò casa dalle nostre parti. La arredò finemente, ma non vi ha mai vissuto. I mobili sono ancora coperti da pellicole, e il pavimento non è stato praticamente mai calpestato. Doveva essere la sua casa, la casa del Quagliarella leader del Napoli. Prese casa ma non solo. Acquistò una barca, e lo fece perché era certo di restare. Cosa se ne sarebbe fatto di una barca a Torino?".


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