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Inter, D'Ambrosio: "Ultimi 2 mesi non sono stato protagonista al Torino per colpa di Cairo"

di Luca Ghiano
Fonte: TMW

Dopo Ruben Botta ieri era il turno di Danilo D'Ambrosio presentarsi alla stampa da giocatore dell'Inter. Al Centro Sportivo di Appiano Gentile l'ex Torino incontra i giornalisti, tra cui gli inviati di FcInterNews.it

C'erano tante squadre su di te, perché hai scelto l'Inter?
"Sì mi cercavano in tanti, ma ho scelto l'Inter perché è una grande società e conosco cosa può dare Mazzarri agli esterni. Ho pensato alle mie caratteristiche e a come migliorare".

Cosa ti ha detto Mazzarri in questi giorni?
"I suoi consigli sono stati soprattutto tattici, mi ha chiesto se avevo preferenze di fascia ma per me non è un problema. Sono a sua disposizione".

Che idea hai di questo momento?
"Non è un buon periodo, ma c'è anche sfortuna. Però ho visto un gruppo compatto che ha fame e voglia di vincere".

E' vero che su di te c'era anche la Juve?
"Sì ma non solo. Ho scelto il progetto Inter perché lo ritenevo il più adatto a me e il più importante".

Il tuo esordio è stato contro la Juve, che hai provato?
"E' stato emozionante per il mio passato ma anche per il presente, è una partita sentita da tutti ed ero emozionato. Però in campo l'emozione è stata messa da parte".

Dove vuole arrivare D'Ambrosio?
"Voglio migliorare, sono qui perché voglio crescere. Il mio obiettivo è restare umile e migliorare".

Come hai vissuto gli ultimi mesi a Torino? Vero che Ventura ti ha tolto la fascia da capitano? Quanto ti cambia stare esterno alto o basso?
"Negli ultimi 2 mesi non sono stato protagonista al Torino per vicende extra-calcistiche, per decisione di Cairo. Ma il mio rapporto con i compagni è sempre stato eccezionale. Ventura? Strano che abbia detto certe cose, con me parlava diversamente. La verità non è quella letta sui giornali, molte dichiarazioni sono state dette da dirigenti che giustamente difendevano il club. Per l'aspetto tattico, cambia ovviamente con difesa a 4 o a 5. Nel secondo caso posso esprimermi più in fase offensiva".

Hai vissuto due mesi da separato in casa. In Germania Lewandowski non soffre questo problema pur avendo firmato con il Bayern, in Italia questo non succede.
"Non mi interessano le altre situazioni, ho sempre dimostrato di essere un professionista".

Dopo un anno e mezzo di A vieni chiamato dall'Inter. Un orgoglio per te?
"Sì, ma anche una spinta perché il lavoro alla fine paga".

C'era la possibilità che andassi al Milan?
"Potevo andare in tante squadre".

Il Mondiale può essere un obiettivo?
"Non penso al futuro, sono arrivato all'Inter perché ho lavorato sodo e sono migliorato. Ogni giorno cerco di dare sempre di più per rendere al massimo per l'Inter. Poi quello che accadrà non sarà una mia scelta".

Dove può arrivare questa Inter?
"Mancano i risultati ma non ho mai visto un'Inter in difficoltà a livello di gioco, arriveremo a centrare gli obiettivi posti dalla società".

Thohir ha parlato anche di te come ultimo acquisto, in chiave futura. Lo hai conosciuto in questi giorni? Hernanes che impressione ti ha fatto?
"Thohir l'ho conosciuto alla Pinetina, è venuto a parlare in un momento difficile ed è importante che il presidente sia presente. Hernanes come giocatore è un valore aggiunto, a livello personale mi ha fatto una bella impressione perché è umile e vuole migliorare".