.

Longo: "Gyasi è diventato un calciatore moderno"

di Marina Beccuti

Moreno Longo ha allenato Emmanuel Gyasi nelle giovanili granata e ha trovato nuova linfa nello Spezia, dove si sta dimostrando uno dei punti di forza della squadra ligure. L'ex tecnico granata è stato intervistato da CittàDellaSpezia per parlare del suo giocatore, che sabato sera sfiderà la sua ex squadra.

"Sono contentissimo per lui. Abbiamo passato anni belli insieme, è un ragazzo che merita le soddisfazioni che sta vivendo. E' sempre stato molto umile, ha avuto sempre il giusto atteggiamento, il giusto approccio al lavoro con i compagni, con la società e con il suo allenatore. Vederlo giocare in Serie A è un successo dal punto di vista morale. Al Torino aveva creato un legame importante con tutti, grazie a questa sua predisposizione a lavorare che mi pare non sia mai cambiata. Inizialmente a livello giovanile era un attaccante che agiva anche in posizione centrale. Ci siamo accorti presto che rendeva meglio da esterno nel 4-3-3. Aveva grandi qualità nell'uno contro uno, e dava grandissima disponibilità nel lavoro senza palla, un valore aggiunto. Sono elementi importanti, figure di calciatori moderni".

Gyasi non è un giovanissimo, avendo già 27 anni, ma ora ha trovato la sua stabilità.

"C'è chi arriva alla consacrazione prima e chi dopo. Negli ultimi anni ho visto altri esempi del genere. Penso a Caputo per esempio, che è arrivato a giocarsi il titolo di capocannoniere in serie A. Di lui per anni si diceva 'ecco un grande giocatore di Serie B'. Invece ha dimostrato di poter stare alla grandissima in Serie A. Lo stesso Nzola oggi, per quanto mi riguarda, può fare la A ad un buon livello. Eppure per anni c'era chi lo metteva in dubbio persino in Serie B. Storie che insegnano a tutti a stare attenti ad emettere giudizi affrettati".

Sullo scontro di sabato tra Torino-Spezia, era impensabile che le due squadre lottassero entrambe per la salvezza: "Non me lo aspettavo, il Torino ha un organico che vale molto più di quella posizione di classifica. E d'altra parte non mi aspettavo uno Spezia così competitivo da subito. I complimenti vanno fatti alla società, a Vincenzo Italiano e a tutti i giocatori che stanno facendo un campionato oltre le attese. Squadre come lo Spezia ed il Benevento rendono il campionato molto bello, come non era da tanto tempo".