Mantovani: “Che delusione il fallimento del Torino”
Fonte: Tuttosport
Andrea Mantovani, ex difensore cresciuto nel vivaio del Torino e poi approdato in prima squadra dove ha giocato 2002-‘03 e poi in quella 2004-‘05, ha scritto un libro con la collaborazione di Giulio Dispensieri: “Diventa un campione. Guida per giovani calciatori e le loro famiglie”.
Intervistato da Tuttosport Mantovani ha raccontato il motivo che lo ha spinto a scrivere il libro: “Mio figlio gioca a calcio, lo seguo da quando è piccolino e vedendo ripetutamente nei campi di periferia certi atteggiamenti dei genitori o dei ragazzini è nata in me l'esigenza di scrivere un libro che possa essere un aiuto per i ragazzi e anche per le famiglie, che permetta loro di incanalare l'energia nel modo giusto perché veramente si vedono tanti episodi negativi”. Andrea ha parlato anche della sua esperienza di calciatore cresciuto nel vivaio granata e poi proseguita in altre squadra di Serie A e anche di B, passando per il fallimento del Torino. E ha anche parlato della squadra granata di oggi.
In cosa può fare la differenza chi arriva dal vivaio?
“C’è un attaccamento particolare, si gioca per la maglia, oggi questo manca completamente, poi si può comunque arrivare a un certo tipo di risultati, però non ci sono più le bandiere, non c’è più una squadra che ha una certa ossatura che significava anche identità”.
Cosa ha significato per lei quella estate del 2005?
“Abitavo a 5 minuti dallo Stadio delle Alpi, andavo a vedere tutte le partite col nonno allo stadio. Mi sono ritrovato a vincere quei playoff col Perugia, con 70 mila persone sugli spalti. Poco dopo, in ritiro, ci siamo ritrovati in quella situazione. Penso di aver vissuto la più grande depressione sportiva della mia vita”.
Cosa possono dare queste due vittorie consecutive?
“Sono sei punti che possono dare una spinta, la squadra ha bisogno di ritrovare compattezza. Baroni è il condottiero giusto, poi c’è tutto un girone di ritorno da scrivere e si può risalire in classifica, diventando quella squadra fastidiosa che il Torino deve essere. Il reparto avanzato è di assoluto livello per una Serie A di medio-alta fascia”.
Da ex difensore come si spiega certe amnesie della squadra? Ben 7 clean sheet ma anche tante imbarcate…
“Un problema di mentalità di squadra, di forza mentale, semplicemente non ci si deve arrendere alla prima difficoltà”.