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Marco Sgrò su Colantuono: "A Bergamo non poteva più lavorare in tranquillità"

di Claudio Colla

Bandiera dell'Atalanta negli anni '90, il 44enne Marco Sgrò ha parlato a TuttoMercatoWeb della sorte toccata a Stefano Colantuono, esonerato dopo più di quattro anni e mezzo da allenatore dell'Atalanta: "Dopo quattro anni di salvezze piuttosto brillanti, adesso la squadra vive un momento difficile, ma fa parte della storia di questo club fare fatica. Le squadre di provincia sono così, ma l'Atalanta ha tutte le carte in regola per restare in A, anche perché il Cagliari non viaggia.

In effetti stanno facendo grande fatica. Bisogna cambiare giocatori, ci sono ragazzi che tirano la carretta da tanti anni, il prossimo anno ci saranno cambiamenti importanti. Colantuono? Conosco bene Stefano: a Bergamo non poteva più lavorare tranquillamente. Aveva tutti i tifosi contro, anche la critica. In questi anni si è salvato bene, non ha mai espresso un grande gioco, ma è un tecnico che guarda al sodo. Io a Bergamo ho giocato cinque anni, ma preferiscono retrocedere che giocar male. È nel dna del tifoso bergamasco.

Marino ha detto che se si salva resta Reja, qui ci sono voci su Prandelli e potrebbe essere un riscatto per lui...sarebbe un grande nome, ha lasciato bei ricordi, potrebbe essere un'idea giusta. Io invece per ora mi diverto ad allenare i bambini, c'è un po' di crisi nel nostro settore. Però a Rivolta d'Adda mi trovo bene".


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