Mario Beretta: "Volevo un'esperienza all'estero"
Pochi giorni fa Mario Beretta si è accordato col Paok Salonicco, firmando un contratto che lo legherà alla società ellenica per due stagioni. Per il tecnico milanese si tratta dela prima esperienza all'estero. L'allenatore avrà da quest'estate anche la sua prima grande opportunità mai avvenuta da quando è allenatore che è quella di tentare di superare i preliminari per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Mario Beretta sarà quindi il secondo tecnico italiano alla guida di una squadra del campionato greco dopo l'esperienza di Alberto Malesani vissuta sulla panchina del Panathinaikos. "Ho scelto di allenare il Paok perchè disputa i preliminari di Champions e perchè se dovesse andar male, e mi auguro di no, c'è l'opportunità di disputare l'Europa League ,competizione che non ho mai fatto e quindi volevo togliermi questa soddisfazione - così ha detto l'ex tecnico di Siena e Torino, intervenuto ai microfoni di Radio Incontro durante la trasmissione 'Diario di Bordocampo' - ho scelto la Grecia anche perchè la voglia di provare l'esperienza all'estero era tanta. Ho ricevuto delle offerte da squadre italiane ma non mi hanno convinto in generale, non erano al livello del Paok come offerta professionale. Ho parlato con Eleftheropoulos, che ho allenato a Siena, e con Cirillo, che sono due stagioni che milita nel Paok e entrambi mi hanno parlato molto bene della società greca. E' una esperienza di vita e professionale".
Che impatto è stato con la realtà greca : "Positivo. Qui c'è una grande pressione dei mass media e c'era tanta gente in confernza stampa. L'impatto è stato forte ma positivo, poi bisognerà vedere nel proseguo della stagione. In conferenza ero molto sereno e tranquillo. Mi sono studiato una frase in greco per rompere il ghiaccio e per aprire la conferenza in maniera simpatica. Il trenta giugno inizieremo la stagione, andremo in ritiro vicino a Francoforte per due settimane e poi a fine luglio ci sarà il preliminare dove non siamo tra le teste di serie".
Iniziare la stagione prima con una gara vera può pesare verso la fine della stagione : "Penso di no. Il campionato greco è di 30 partite ed è più corto di quello italiano. Per una squadra come il Paok arrivare secondi e avere la possibilità di disputare i preliminari di Champions è una grande soddisfazione e faremo di tutto per di passare il turno".