Mazzarri la spunterà su Tudor per la panchina del Napoli o AdL sceglierà qualcun altro?
Fonte: Tmw
Dopo la risoluzione del contratto con il Torino nel febbraio 2020 e l’esonero del Cagliari nel maggio 2022 mister Walter Mazzarri potrebbe tornare ad allenare il Napoli, si sedette sulla panchina partenopea dal 2009 al 2013 dopo che nella stagione 1998-99 fu il vice di Ulivieri fino alla 36esima giornata.
Attenzione a possibili sorprese last minute in casa Napoli. Sono infatti ore calde, anzi caldissime, quelle che vedono il presidente Aurelio De Laurentiis in procinto di scegliere il successore di Rudi Garcia sulla panchina azzurra. Se da una parte il francese già da qualche ora non è più virtualmente l'allenatore della squadra partenopea, dall'altra infatti persiste ancora qualche dubbio su chi andrà effettivamente ad ereditare il compito di risollevare una stagione partita non nel migliore dei modi.
Ma cosa sta succedendo in queste ore?
Con Igor Tudor c'è una bozza di accordo: reduce dalla positiva esperienza alla guida dell'Olympique Marsiglia, il tecnico croato è stato il protagonista del summit andato in scena ieri col Napoli: tra domanda e offerta, la quadratura si è trovata sulla base di un accordo da sei mesi con opzione per un anno, legata alla qualificazione in Champions League. Tutto deciso? Assolutamente no. Al netto di ulteriori garanzie chieste dallo stesso Tudor per la prossima stagione, c'è infatti da registrare ancora qualche dubbio da parte dello stesso De Laurentiis, che non ha ancora escluso l'idea di un traghettatore vero e proprio per poi fare una nuova scelta - definitiva - in estate.
Oggi l'incontro con Mazzarri
Da qui, l'idea già presente da settimane - e tornata prepotentemente d'attualità adesso - che porta a Walter Mazzarri. Preferendo a prescindere - come detto - la soluzione fino a giugno - ecco che il nome dell'ex tecnico azzurro (già sulla panchina del Napoli dal 2009 al 2013) sarà valutato nel corso delle prossime ore con l'incontro che avverrà con lo stesso ADL. Il fatto che Mazzarri sia pronto ad accettare un contratto fino a giugno, senza opzioni e con un ingaggio anche più basso, potrebbe rappresentare un elemento decisivo nella scelta.