Meteora granata: Humberto Foguinho
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La stagione 2004-2005 dei granata è stata a due facce, una positiva sul campo, ed una drammatica, fuori dal rettangolo verde, a livello societario. La squadra infatti a livello i risultati fece decisamente bene in Serie B, chiudendo il campionato al secondo posto e guadagnandosi la promozione in Serie A. Ma la disastrosa situazione societaria, con i gravissimi problemi finanziari della gestione Ciminelli, non permise ai granata di iscriverli al campionato successivo,e portò il club ad un passo dal baratro. Fortunatamente l'arrivo di Urbano Cairo con l'acquisizione del club salvò la situazione, ed il resto è storia nota.
Tornando al calcio giocato, in quella stagione, che come detto fu positiva sul piano dei risultati, arrivò in maglia granata un brasiliano, il cui primo impatto diede grandi speranze ai tifosi del Toro, speranze che poi si rivelarono purtroppo mal riposte. Il veredeoro in questione è Humberto Foguinho, centrocampista classe 1978, che arrivò al Toro dal Caixas, squadra dell serie b brasiliana, nella quale era finito a causa di un brutto infortunio. L'inizio dell'esperienza italiana per Humberto è decisamente positivo,ed il culmine arriva il 2 ottobre 2004: i granata ospitano il Catania ella quinta giornata di campionato; nel recupero, al novantaduesimo, il risultato è fermo sull'1-1, ma il brasiliano riesce, dopo un rimpallo in area, a trovare la rete che regala tre punti d'oro al Torino. Sembrano i presupposti per una grande stagione, ma è solo un'illusione; Humberto, anche a causa degli infortuni, che ne condizioneranno la carriera, gioca poco e non riesce più ad essere incisivo come nella prima parte di campionato. Alla fine del campionato le presenze saranno a malapena 13 su 42 partite, ed il contributo alla causa del Torino si fermerà a quel gol in zona Cesarini contro il Catania. A fine stagione, con il Toro nel vortice della crisi societaria, Humberto fa ritorno in patria al Coritiba.
La sua carriera, nonostante l'età non troppo avanzata, non si protrarrà molto a lungo; infatti, dopo il Coritiba, giocherà in Spagna nel Pontevedra, di nuovo in patria al Santo André ed infine in Israele al Maccabi Netanya, dove chiude la carriera nel 2008-2009. Una carriera condizionata da tanti infortuni, di cui due gravissimi che gli hanno probabilmente impedito di esprimersi a livelli migliori. La sua esperienza al Toro ha seguito questa falsariga, e certamente, nonostante il buon inizio, la sua stagione con la maglia granata non sarà tra quelle che rimarranno nella storia.