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Mondonico: "Con i cambi di panchina, i giocatori si responsabilizzano"

di Claudio Colla

Intervistato da RMC Sport, il quasi 71enne Emiliano Mondonico, ex-giocatore e allenatore del Toro rimasto molto legato all'ambiente granata, ha parlato ad ampio raggio della situazione in Serie A: "Perché i cambi di panchina spesso funzionano? Il segreto è che i calciatori si sentono più in dovere di dare il meglio. Chi si prendeva le responsabilità è andato via, poi subentra l'obbligo verso se stessi e gli altri. Diventa meno difficile perché nasce uno spirito nuovo nel gruppo, e l'allenatore che subentra ha la possibilità di avere il meglio dai ragazzi. È successo anche a me a Firenze: i ragazzi si sentivano più responsabili. La Fiorentina? Nove punti in meno rispetto all'anno scorso. È un'annata particolare, ma c'era il sentore dall'inizio che sarebbe stato così. Sentiamo parlare spesso di progetto, ma cos'è il progetto? Una scusa. Quando il progetto deve portare dei risultati, i migliori giocatori vengono venduti. Ogni annata deve essere determinante, e deve portare a risultati. Le squadre davanti non sono migliori della Fiorentina, e questo vuol dire che i viola non hanno dato il meglio in alcune circostanze. I tifosi vanno allo stadio per vedere le vittorie, non i progetti. Non riesco a darmi spiegazioni, se non quella di provare a dare tranquillità all'interno della squadra per 3-4 anni. Il Chievo? Sono partiti benissimo, ora hanno fatto due punti nelle ultime dieci partite. Quando pensi di essere salvo rischi di farti risucchiare, e le perdi tutte. Lo stesso Sassuolo è in una posizione che non gli compete. Non si riesce a capire perché queste squadre non stiano dando il meglio: o giocano con troppa allegria, o se la fanno sotto. Immaginiamo che la SPAL vinca qualche partita, e il Chievo contemporaneamente perda: i clivensi andrebbero in difficoltà. Gli scontri diretti porteranno a definire la classifica, in alto come in basso. È un campionato anomalo, da molto due squadre non lottavano per lo scudetto".

Cosa pensa di Gattuso allenatore?
"Vale il discorso di prima: l'allenatore sceglie i giocatori in grado di dare il meglio. Gattuso con il suo modo di fare ha fatto capire che non si scherza, a prescindere dalla tecnica e dalla tattica".

Quale sarà il futuro di Antonio Conte?
"È ideale per la Nazionale. Arrivare in un club dopo questa stagione potrebbe dargli problemi. Lui andò via da Bergamo perché non era ben visto dalla gente, ha bisogno di avere intorno gente che lo aiuti e lo erga sul piedistallo, che gli dia responsabilità. Ha dimostrato di fare il CT bene, ha uno staff preparato e che sa valutare le qualità dei singoli giocatori e scegliere il meglio".


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