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Nicola: "L'emozione più grande della carriera è stata la promozione in A col mio Toro"

di Alex Bembi

Intervistato dal bimestrale Calcio2000, per la rubrica I Giganti del calcio, il nuovo Mister dell'Udinese Davide Nicola ha dichiarato:  "Fin da quando ho cominciato ad allenare ho sempre avuto un unico obiettivo: regalare emozioni. Il calcio è questo e i moduli, le tattiche, i giocatori e noi allenatori, siamo semplicemente un collegamento con gli spettatori. La mia massima aspirazione è riuscire a far giocare così bene la mia squadra, da far venir voglia al pubblico di unirsi a noi. Se un mio tifoso un giorno dovesse dirmi: “’Avrei voluto essere in campo’”, in quel momento mi sentirei un allenatore appagato. Non arrivato, intendiamoci, perché se mi sentissi arrivato sarebbe finita. Non sarò mai ricordato come un fuoriclasse, ma nella mia carriera da calciatore mi son tolto anche io le mie soddisfazioni. Quella più grande è essere riuscito a tornare a giocare nella mia città dopo tanto girovagare e riuscire ad essere decisivo, regalando al popolo granata una promozione storica. Quello potrebbe essere il momento più bello della mia vita “precedente”, mentre da allenatore sarebbe facile ricordare la salvezza con il Crotone o la promozione con il Livorno. Non dimentico, però, il quinto posto con il Lumezzane: era la mia prima stagione su una panchina e abbiamo fatto un campionato eccezionale, arrivando a giocarcela con squadre molto più blasonate e accreditate, come il Verona, tanto per citarne una. In realtà, la cosa di cui vado più orgoglioso oggi, è il fatto di aver allenato in tre campionati diversi, Lega Pro, Serie B e Serie A, e aver dimostrato che la mia metodologia può funzionare al di là delle categorie".


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