Pellegrini su Vegliach: “Era bravissimo in tutto nel calcio e nella vita”
Fonte: Tuttosport
Gianfranco Vegliach è stato il più sfortunato figlio del Filadelfia, aveva grandi doti tecniche, atletiche e fisiche. A ricordarlo nel giorno in cui avrebbe compiuto 71 anni sono stati Claudio Pellegrini, suo compagno nel vivaio granata, e Piero Biagini, come riporta Tuttosport. Era un terzino, destro, del futuro, uomo assist, arrivò fino all’Under 21 con Pulici, ma prima un infortunio al ginocchio e poi il cuore gli impedirono di diventare un grande calciatore e di avere una lunga vita. Ma non solo come calciatore, anche come persona si distinse Gianfranco ha raccontato Pellegrini: “Era bravissimo in tutto. Nel calcio e nella vita”.
Vegliach arrivò al Torino a 18 anni dalle giovanili della Tevere Roma dove era attaccante, ma in granata diventò terzino. Modernissimo per i tempi infatti aveva spinta a tutta fascia, piede morbido, qualità nei cross e timing perfetto negli inserimenti, ma problemi al ginocchio destro gli impedirono di arrivare in prima squadra. Terminata la carriera calcistica prima dei trent’anni tornò in granata, che gli era entrato nel sangue, e si dedicò a organizzare la biglietteria, ma a 54 anni il cuore lo tradì.