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Pellissier: "Ho rinunciato a molto restando, ma il Chievo è troppo importante per me"

di Claudio Colla

Rimasto a chiudere la carriera tra le fila del Chievo Verona, nonostante i corteggiamenti dalla Serie B e dall'Australia, il 35enne attaccante Sergio Pellissier parla della scelta operata a L'Arena: "È stato l'anno nel quale ho avuto più paura di dover lasciare il Chievo, il più complicato per certe decisioni. Non avrei mai creduto di dover mettere da parte il mio orgoglio a causa dell'amore delle persone, le quali però mi hanno davvero dato segnali incredibili. Dalla curva, dai tanti amici che mi hanno incoraggiato, dai consigli raccolti, dalle parole del presidente che avevo bisogno di sentire. Ho imparato che è più importante l'affetto della gente del fatto di voler giocare a tutti i costi. O di voler dimostrare a tutti che non sono finito. Campedelli mi ha detto che per lui che giocassi o meno non aveva importanza. Che io al Chievo conto a prescindere dalle cose di campo. Indubbiamente io tengo particolarmente alla società. Ho rinunciato a tante cose perché qui mi sento a casa. Dover andare via per me sarebbe stato un cambiamento enorme. Non so cosa significhi bandiera, so che mi sento parte di questa società anche se sono solo un calciatore. Per me i risultati del Chievo sono troppo importanti"


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