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Petrachi confessa: "Ecco come ho preso Bremer al Toro"

di Federico Danesi
Fonte: Radio Serie A

Ospite a  Radio Serie A/RDS, Gianluca Petrachi ha spiegato come si è evoluto il ruolo del direttore sportivo oggi: "Se io vado al Toro e il presidente Cairo fa dei nomi, devo essere in grado di poter essere aziendalista, ed essere più vicino a quelle che sono le esigenze del club. Se questo fattura 80 milioni, chiaro che non posso spenderne 150, perché evidentemente non avrò fatto bene il mio lavoro  A me arriva già una lista sottoposta a scrematura, poi sulla base dell’interesse, dell’emozione e dell’empatia del calciatore, vado a guardarmi i vari profili live.

E poi svela un retroscena: "Io al Torino ho preso Bremer a cui nessuno credeva. In Brasile non giocava sempre, era ancora ragazzo e non aveva titolarità importante. Lì ti basi sull’intuito: era veloce, umile, con la testa, un fisico di rilievo e tanta personalità. Mi ero detto: deve lavorare un po’ sulla tecnica ma in Italia, con gli allenatori che abbiamo, diventerà un grande calciatore. Un ragazzo straordinario che può ancora migliorare tanto".


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