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Pro Vercelli, Vives: "Quando penso al Toro mi commuovo"

di Marina Beccuti

Giuseppe Vives ha raccontato le sue emozioni, qualche spezzone di vita privata e la sua carriera calcistica al sido Gianlucadi marzio.com rimarcando il suo grande affetto per il Torino.

“La mia storia ma soprattutto la mia vita sarà per sempre legata al Torino. Sono stati anni bellissimi, il mio sogno era quello di giocare in Serie A, figuratevi in Europa League! Quando penso al Toro mi commuovo, mi tornano alla mente tutti i momenti belli che ho passato lì, l’affetto della gente, la sincerità. Poco tempo fa sono andato con un mio amico alla presentazione di un libro sul Grande Torino, siamo usciti dalla sala con le lacrime agli occhi. Perché per me il Torino rappresenta tanto, tantissimo e io non ho vergogna ad esternare le mie emozioni…”, parole che resteranno incise nel cuore dei tifosi granata.

Come dimenticare quell'addio a fine gennaio?

“Il giorno dell’addio sono scoppiato in lacrime, mi sono sciolto dinanzi a tutto quell’affetto. Sono andato in panchina per caso, ero mezzo rotto. A fine partita gli altri ragazzi mi ripetono, ‘Dai Pè vieni sotto la Maratona con noi’. Prendo, vado, mi cominciano a fare il coro, scocca la scintilla, scoppio a piangere. Dico la verità, è stata una delle emozioni più belle che la vita mi potesse regalare, i tifosi del Torino li ringrazierò sempre”, ha ricordato ancora il centrocampista napoletano.

Vives racconta anche il suo rapporto speciale con Giampiero Ventura.

“Io ho sempre fatto quello che mi chiedeva, in silenzio e senza mai dire una parola sbagliata. Lui apprezzava me, io apprezzavo lui. Poi Ventura è una persona con la quale si sta bene, molto simpatico. Dopo la partita al San Mames ci incrociamo in zona mista e mi fa… ‘Pè, ma dove sei stato?’, ‘All’antidoping, mister’, ‘Eh beh è normale che te l’abbian fatto, con tutto quello che hai corso…’. Scherzava tanto con noi”.