Pulici: "Senza Bianchi ed Ogbonna non c'è futuro"
Fonte: La Stampa
Pulici sorride anche lui al cospetto di questo Toro tornato bello e vincente ed il segreto sta nelle cose semplici. Prendiamo il mister, un nome a caso del successo granata. "Non credete agli innovatori, ma seguite chi conosce bene il calcio. Come Ventura. I risultati sono frutto di tanta dedizione: fa cose semplici, anche banali, sa come far sentire un gruppo vero. Per giocare devi sudarti la maglia".
Ma la vera forza di questo Toro sono i visi allegri e non bui degli scorsi anni: "È il primo punto della rivoluzione", sottoliena con piacere Pupigol. "Il Toro vince perché è sereno e spensierato. Una delle regole che mi dicevano da ragazzino era: “Se vai in campo allegro fai felice tutti, ma se vai in campo arrabbiato danneggi tutti”. Il Grande Torino e quello scudettato di Pulici e compagni era proprio così, allegro, ma il vero Toro deve anche sapere "fare a pugni", come ama ricordare il bomber per eccellenza.
Ma c'è bisogno anche di avere una nuova consapevolezza per il futuro, la continuità ed è su questo punto che Pulici batte il tasto: "Ogbonna e Bianchi devono essere le basi del Toro di domani ed il punto di riferimento per i nuovi, altrimenti non c'è futuro. Bisogna cambiare il meno possibile per costruire qualcosa di credibile, lo stesso discorso vale per l'allenatore. Può essere l'inizio di qualcosa di grande e i tifosi sono tornati a crederci, guai illuderli". Cairo agisce con la sua testa, ma ogni tanto sentire i consigli di chi conosce nel profondo il Toro fa sempre bene.