Rampanti: "Crisi iniziata col derby d'andata, ma Ventura non è al capolinea. Immobile? Faticherà in una squadra che smarrito l'identità"
Già giocatore e allenatore (della Primavera e per una breve parentesi anche della prima squadra) del Toro, vincitore rispettivamente di una Coppa Italia nel '70-'71 e di due campionati giovanili consecutivi (1990/91 e 1991/92), il 66enne ex-centrocampista Rosario Rampanti, ai microfoni di TuttoMercatoWeb, ha parlato della situazione granata, in particolare riferimento ai rumours riguardanti il possibile esonero di Giampiero Ventura (prospettiva al momento decisamente lontana, per quanto, qualora la situazione precipitasse, le condizioni ambientali potrebbero finire per remare contro il tecnico ligure, NdR): "Un presidente ha il dovere di intervenire quando vengono fuori queste notizie. La situazione è comunque delicata, e credo lo abbiano capito sia il presidente che i tifosi, come del resto anche lo stesso allenatore. Credo che questo ciclo non sia comunque arrivato al capolinea".
Tutto è iniziato nel derby d'andata, quando il Torino era 8 punti avanti alla Juventus. La gara doveva essere affrontata con un'altra mentalità, e lo dico con la massima umiltà. Il Toro doveva finire la Juventus, che appariva come un pugile suonato. Serviva più coraggio. Da quel momento è stata persa la lucidità.
Immobile l'uomo giusto per ripartire? Può servire, ma dopo la prima esperienza granata non ha avuto continuità di prestazioni, e per questo sta faticando. Anche perché è arrivato in una squadra che ha perso la sua identità, e che farà fatica a ritrovarla in poco tempo".