.

Rampanti sul vivaio: "Un tempo il Toro era un esempio. Oggi con Cairo si ricomincia a vedere qualcosa"

di Marina Beccuti

Rosario Rampanti ha una lunga storia con il Torino, partendo proprio dal vivaio, dove prima è stato giocatore e poi allenatore della Primavera granata. Parlando delle giovanili attuali in Italia, Rampanti è stato sentito da TMW proprio sul futuro dei giovani giocatori nostrani.

"Leggendo i nomi che sono usciti negli ultimi anni non posso che constatare l'abisso che ci sia rispetto al passato. Una volta il Torino era il massimo, uscivano fuori giocatori come Lentini, Vieri, Fuser, Cravero, Cois, Pancaro. Eravamo il modello da seguire, pensi che l'Atalanta, oggi modello, ha preso spunto proprio dal Torino. Mino Favini imparò da Sergio Cozzolino, capo supremo del settore giovanile granata", ha ricordato Rampanti su quello che era il vivaio granata, esempio italiano da seguire ai tempi di Pianelli.

Il problema del perchè oggi il Toro non sia più al top come prima, è nelle società che si sono susseguite nel tempo: "La società, dopo quei tempi, è precipitata più volte, è retrocessa, è fallita, è stata in mano a presidenti a cui non importava nulla del settore giovanile, intrepretandolo come una spesa quando invece è un investimento. Perché alla lunga investire sui giovani paga, serve solo pazienza".

Tuttavia Rampanti crede nelle strategie giovanili ce sta portando avanti Cairo: "Con lui piano piano si ricomincia a vedere qualcosa ma per raggiungere i livelli del passato serve tempo e pazienza. Il calcio non è materia facile".


Altre notizie
PUBBLICITÀ