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Reggina, Gregucci: "Lascio una squadra molto viva. Stavamo per raccogliere quanto seminato"

di Riccardo Billia

Non è un momento facile per Angelo Gregucci. Ieri ha dovuto incassare il terzo esonero consecutivo, dopo quelli con Atalanta e Sassuolo. Ma il tecnico pugliese, interpellato da seriebnews.com, pur senza celare l'amarezza per l'addio, ha comunque speso belle parole per l'ambiente calabrese: "Ringrazio la società, il presidente che ha lavorato e i calciatori che si sono messi a disposizione. Una spiegazione logica non ce l’ho. Lasciamo una squadra molto viva, anche se le ultime partite non le ha fatte in undici.  Dovevamo raccogliere i frutti del lavoro fatto. La squadra è vitale ed aggressiva, forse anche troppo. Auguro le migliori fortune a Breda. Senza nessuna vena polemica, lasciamo la squadra un po’ meglio di come l’abbiamo trovata. L'esonero? La decisione è di Foti. Tecnicamente non sono d’accordo, ma ha preso la decisione che sentiva. Parlo per me e per il mio gruppo di lavoro: non la condivido, ma la rispetto. Foti dice che i numeri mi danno torto? Ci mancano il punto di Bari e i due punti col Crotone, mentre la partita di Torino va ancora giocata. Il gruppo è stato altamente agonistico, sfiorando l’isterico. Rispetto la decisione del presidente, con la tristezza nel cuore. Ma non la condivido. Con tre punti in più saremmo lì. Non è che sono andato a cercare episodi di due mesi fa, cito partite recenti. In ogni caso, ormai è finita, ma la squadra ha dei valori. Auguro ai ragazzi di crederci ancora. Mi dispiace che le cose siano andate male. Ho badato molto alla prestazione e ad onorare il campo, cercando di proporre un calcio che potesse entusiasmare nel breve periodo. Non c’è stato il tempo".