Riccardo Sottil: "Abbiamo iniziato a preoccuparci prima della gara di Udine"
Passato dal settore giovanile granata, tra il 2013 e il 2016, il nativo torinese Riccardo Sottil, attaccante esterno della Fiorentina e dell'Under-21, ha parlato della sua esperienza in quarantena, e dell'apprensione per i compagni di squadra Vlahovic e Cutrone, risultati positivi al COVID-19, ai microfoni di TMW Radio:
È un momento molto brutto quello che tutto il mondo sta vivendo, e l'Italia è stato uno dei paesi più colpiti. La mia giornata-tipo in quarantena? La trascorro insieme alla mia famiglia, che mi ha raggiunto qui a Firenze. Mi sento fortunato a non esser solo. Trascorrere tanto tempo in casa aiuta a riscoprire i veri valori della vita, a partire dalla vicinanza con le persone che ami davvero. Parli di tante cose, ti riscopri. Per il resto, mi alleno molto, guardo serie TV su Netflix, ascolto tanta musica, che è una delle mie grandi passioni, gioco un po' alla Playstation.
Non mi sarei mai aspettato che questo virus si rivelasse così grave. Però, finché si continuava a far le proprie cose, anche se se ne sentiva già parlare tanto, lo si metteva in secondo piano. Ho iniziato davvero a preoccuparmi lungo la settimana precedente alla partita contro l'Udinese: i casi stavano aumentando, e un po' di paura l'ho avvertita. La scena che in assoluto mi ha più toccato è stata quella dei camion militari che trasportavano le vittime, a Bergamo.
In generale, inizio ad allenarmi tra le 11 e le 11 e mezza, fino all'ora di pranzo. Per il resto, non ho una scaletta fissa della giornata: come dicevo, cerco di fare quel che ho voglia di fare sul momento. Chiaramente questo periodo ci sta togliendo tanto, come calciatori, tra allenamenti e partite. Ma ora la priorità non può che essere la saluta.
La mia stagione con la Fiorentina? Abbastanza positiva. Ho avuto un grande inizio, con una grande tournée estiva, e un modulo a tre punte in cui potevo esprimermi al meglio, in quanto esterno d'attacco. Poi, però, dopo la seconda giornata, il mister aveva deciso di puntare su un altro sistema di gioco, scelta che ha fatto sì che io trovassi meno spazio. A livello di squadra, la stagione è complessivamente buona. So che la Fiorentina è considerata squadra che deve puntare ai primissimi posti del campionato, all'Europa, per ragioni di blasone della società e di storia; capita però di non riuscire a centrare gli obiettivi, a noi come agli altri. Siamo partiti con una prima giornata in cui abbiamo dato spettacolo contro il Napoli, e quell'entusiasmo e quell'energia, nella piazza, sono rimasti tuttora. Abbiamo avuto alti e bassi, certo, un po' come tutti, ma ultimamente stavamo uscendo molto bene da un momento non particolarmente positivo.
Abbiamo un gruppo su WhatsApp con i dottori, da quando siamo in quarantena. Ogni giorno ci chiedono come stiamo, e sappiamo lo stato di qualsiasi nostro compagno. La prima cosa in questo momento è la salute. Poi, se ci sarà disponibilità sanitaria per tornare in campo saremo ben felici di farlo. Ma, ripeto, adesso l'importante è la salute, quella di ogni persona al mondo".