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Rino Foschi: "Palermo, ci siamo ripresi la B. Festeggerò facendo il torello"

di Claudio Colla

Intervistato da TMW, per la rubrica "A Tu per Tu", Rino Foschi, ripresa la carica di direttore sportivo poco meno d'un mese fa, ha parlato del salvataggio del suo Palermo dalla retrocessione d'ufficio in Serie C, costato tuttavia 20 punti di penalizzazione al calcio d'inizio della prossima stagione: “Abbiamo passato un brutto mese, ci avevano buttato in Serie C. Ora la sentenza è stata ribaltata, il prossimo anno faremo la Serie B. Abbiamo pagato il passato: accettiamo con professionalità la sentenza, e il prossimo anno proveremo a riprenderci quello che non è stato possibile prenderci in questa stagione.

ll giorno della sentenza sono stato al campo con la squadra, poi sono andato in ufficio. Sentivo i rumours, poi è arrivata l’ufficialità. La squadra era felice della notizia, oggi faremo l’ultimo allenamento. E ho detto ai ragazzi che l’ultimo allenamento lo farò anche io: andrò al campo con la tuta, farò il torello, e sarà difficile fermarmi (sorride, ndr). Intanto ci siamo ripresi la categoria che ci appartiene fortemente. Vogliamo fare le cose per bene, ora c’è da parlare e programmare con la proprietà. La scarsa solidarietà degli altri club di Serie B? Non voglio fare più polemica su questo argomento. Non ho intenzione di tornare sull’argomento e di arrabbiarmi.

Non ero presente quando il Venezia ha segnalato le irregolarità di cui il Palermo è stato accusato, ma sono rimasto stupito delle esternazioni di Tacopina, visto che i conti li ha visti anche prima di me. Comunque il Venezia la pensa in un modo, noi in un altro. D'altra parte, il loro presidente ha sempre detto che decidono i tribunali, e ora i tribunali hanno deciso. Il Palermo resta in Serie B. Il resto non conta. E poi io faccio il direttore sportivo, Tacopina il presidente di un’altra società. Ognuno la pensa come vuole. Va bene così: contano i tribunali. Lo hanno detto anche loro, no? Il peggio è passato. Ora mi riposerò per quarantotto ore...poi dimostreremo ancora di essere seri e professionali. La Serie B è nostra, nessuno ce l’ha tolta. Presto sarà tempo di pensare a riprenderci ciò che quest’anno ci è stato negato.

Telefonate? Ne ho ricevute tante, davvero. Colleghi e dirigenti di altre società, anche di alta categoria. Siamo sempre a sfidarci l’uno con l’altro sul marciapiede, ma tra persone serie, quando è il momento, si è anche solidali. Un messaggio per i tifosi? Loro sanno quanto sono importanti. Abbiamo passato qualcosa di incredibile, tutti insieme. Questa sentenza è una vittoria della nostra gente, e anche della nuova proprietà. E ora ripartiamo, tutti insieme. Più forti di prima”.


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