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Siena, la nuova sfida di Rosina: "Allo Zenit tre anni formativi. Il ritorno in Italia? La soluzione più giusta"

di Riccardo Billia
Fonte: acsiena.it

L'impresa era sta stata realizzata dall'allora direttore sportivo del Torino, Rino Foschi: vendere Alessandro Rosina, dopo che di fatto era stata scritta la parola fine sulla sua esperienza in granata, macchiata da una dolorosa e inaspettata retrocessione. Era il 2009, e l'abilità dell'uomo mercato romagnolo aveva permesso di ricavare circa 8 milioni dalla cessione del fantasista calabrese al rampante Zenit di San Pietroburgo. Ora, messi alle spalle i milioni di euro guadagnati in Russia, e le poche partite disputate, Rosina si presenta al Siena con una gran voglia di rivalsa: "La volontà era di venire qui, anche se non è stato facile perchè mi dicevano che c'era qualche difficoltà. La situazione non si sbloccava e negli ultimi giorni di mercato non ero molto ottimista. Ma poi è andato tutto per il meglio. Credo che poi la mia volontà abbia convinto il club russo e sono riuscito a terminare il contratto con la società. Allo Zenit è stata un'esperienza positiva, professionalmente sono stati 3 anni lunghi e sofferti, dove comunque ho imparato una lingua e una cultura nuove. Ma la soluzione giusta era tornare in Italia. Sono venuto a Siena per tentare l'impresa, e sono convinto che questo gruppo possa farcela. Ci sono i valori tecnici e mentali per agguantare la salvezza. Avevo conosciuto questo gruppo nel periodo in cui mi sono allenato a Siena e mi ero trovato subito bene. Era anche giusto fare un periodo diciamo di prova, perché dopo due anni che un calciatore sta fuori dall’Italia se ne perdono un po’ le tracce. Sono venuto qui molto carico".