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Ulivieri e la malattia: "Mi sono dovuto confrontare con la morte. Ora mi ricandido alla presidenza dell'Assoallenatori"

di Marina Beccuti

Renzo Ulivieri, ex allenatore del Torino, tra le molte squadre che ha allenato, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista al Corriere della Sera.

L'attuale presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio, toscanaccio di San Miniato, ha parlato dei suoi recenti problemi di salute, che l'hanno costretto a mesi di cure.

"Me la sono vista anche brutta. Quattro mesi in ospedale e due a casa, tre operazioni per un problema grave all’intestino, per fortuna adesso risolto. Mi sono dovuto confrontare con la morte, che mi ha marcato stretto, come un difensore arcigno. Ho perso 14 kg e ho temuto di non farcela. La mia fortuna è stata che mi sono sentito male a Roma, allo stadio Olimpico, durante una partita della Nazionale e mi hanno ricoverato al Santo Spirito dove sono stati bravissimi".

Ulivieri, che nel corso dell'intervista ha parlato molto del suo impegno politico, dove ha svelato anche alcuni aneddoti relativi, si è poi concentrato alle prossime elezioni dell'Assoallenatori.

"Ci ho pensato molto, specialmente quando non sono stato bene. Qualcuno potrebbe obiettare che sono vecchio, ma dentro ho lo spirito di un ragazzino. E poi non ho scelto da solo. Anche i miei compagni di viaggio, i vice presidenti Camolese, Perondi e Vossi, mi hanno spinto, al pari del consigliere federale Beretta. Non abbiamo ancora finito il lavoro, restano delle cose da fare. La più importante: che ogni squadra affiliata alla FIGC sia guidata da un tecnico diplomato".


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