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Valter Birsa nel mirino di una nobile decaduta italiana

di Claudio Colla

Approdato nel calcio italiano ormai quasi dieci anni fa, nell'estate del 2011, Valter Birsa, la scena nostrana, da allora non l'ha più lasciata. Ora, dopo qualche abboccamento mediorientali, alcuni dei quali risalgono ai primi mesi del 2020, quando ancora il trequartista sloveno, oggi trentaquattrenne, era sotto contratto con il Cagliari (tra le cui file era approdato da fedelissimo di Rolando Maran, senza però mai riuscire a imporsi in maglia rossoblù, causa infortuni reiterati), Birsa potrebbe ripartire dalla Serie C. Dai ranghi, però, di un club come il Bari, il cui blasone appartiene certamente a sfere più elevate - non ce ne vogliano le sue attuali concorrenti di categoria - del calcio nostrano.

I Galletti starebbero infatti trattando con l'ex-Toro, nel cui passato si annoverano anche esperienze con le casacche di Genoa (club che lo portò nel Belpaese, dopo un quinquennio francese tra Sochaux e Auxerre), Milan, e Chievo Verona; tra le fila gialloblù di quest'ultima le stagioni migliori di Birsa. In granata nel 2012/13, autore di una stagione al di sotto delle aspettative (come d'altra parte fu per Mario Alberto Santana, altro colpaccio sulla trequarti per quell'anno, per un Toro di Ventura appena tornato in Serie A), Birsa non è l'unico "grande vecchio" del nostro calcio in trattativa col Bari, che potrebbe a breve portare in biancorosso anche l'italo-brasiliano Romulo, trentatreenne jolly di centrocampo e fascia, passato, anch'egli nell'arco di un decennio, dalle schiere di Fiorentina, Juventus, Genoa, Hellas Verona, Lazio, e Brescia, e arrivato alle porte della nazionale maggiore, allora guidata da Cesare Prandelli, nel 2014.


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