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Ventura e le "due sberle" del Chievo e di Giaccherini

di Claudio Colla

Quello di San Siro, ieri sera, non era l'unico appuntamento che profumava di amarezza granata. Gian Piero Ventura, ora alla guida sì dei granata, ma quelli campani, la Salernitana di quel Claudio Lotito che ora con la sua Lazio sembra davvero poter sognare in grande, si è trovato di fronte al Chievo Verona, sua seconda maggior delusione sportiva in carriera, dopo naturalmente il disastro azzurro del 2018: netta la sconfitta subita sul terreno del Bentegodi, veicolata dalle "due sberle", come le ha definite con tanto di titolone il Corriere dello Sport, rifilate al tecnico ligure da Emanuele Giaccherini, jolly di centrocampo vicino al Toro nell'estate 2017 (era Mihajlovic), con il quale il tecnico, all'epoca della sua breve permanenza al timone gialloblù, aveva fortemente polemizzato, al punto di escluderlo dalla rotazione, nonostante il suo status, il suo oggettivo apporto alla squadra, e a una situazione di classifica già disperata. 

La Salernitana di Ventura, in ogni caso, pur avendo perso terreno rispetto a Spezia e Frosinone, ed essendo altresì ora appaiata al Cittadella, rimane in piena corsa playoff. Col Benevento di Pippo Inzaghi quasi irraggiungibile, nell'annus magnificus suo e del fratello Simone, persino il secondo posto, con conseguente promozione diretta in Serie A, resta pienamente alla portata.


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