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Ventura: "Moretti grande professionista. Io alla Salernitana? Niente di vero"

di Claudio Colla

Intervistato da TMW, Gian Piero Ventura ha sentitamente parlato del ritiro della bandiera granata Emiliano Moretti, annunciato appena ieri dal quasi 38enne jolly difensivo, che sotto la guida del tecnico ligure ha vissuto alcuni degli anni più brillanti della propria carriera, trovando, ricordo vividamente impresso nella mente e nel cuore dei tifosi granata, il debutto nella Nazionale maggiore: "Decisi io, in prima persona, di acquistarlo a parametro zero dal Genoa, perché aveva caratteristiche perfette per il mio gioco. La squadra ligure pensava fosse finito, ma poi, invece, insieme al Torino ha iniziato una nuova carriera. Il suo ritiro? Da un lato mi è dispiaciuto che abbia lasciato il calcio giocato, ma dall'altro sono felice per quello che fatto in carriera. Moretti ha dimostrato di saper fare tutto ciò che è congeniale a un difensore vero: bravo in marcatura, bravo in costruzione. Giorno dopo giorno, poi, ho scoperto anche le sue qualità umane: si metteva perennemente in discussione, e grazie a questo atteggiamento è cresciuto esponenzialmente. Credo che gli anni più belli della sua carriera li abbia vissuti con me al Torino. Emiliano è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. Averlo visto esordire in Nazionale italiana a 32 anni (in realtà già a 33 compiuti, NdR), per me che lo allenavo, è stato motivo di orgoglio e felicità.

Emiliano giocava in azzurro con mister Conte, e quando presi io l'incarico di CT della Nazionale aveva già una certa età. Davanti aveva giocatori come Chiellini, Bonucci, e Romagnoli. Non è facile rubare il posto a difensori di questo calibro. Essere comunque convocati a 32 anni (sempre 33 compiuti, NdR) deve essere un vanto assoluto per lui, soprattutto se sei un difensore. Perché o sei un attaccante che segna 20 gol stagionali, vedi Quagliarella, o è difficile essere chiamati in Nazionale dopo i 30 anni. Lui a Torino ha trovato un'incredibile continuità nelle prestazioni, e di questo Conte si era accorto subito. Sono felicissimo del fatto che Emiliano farà parte della dirigenza granata, se lo merita a tutti gli effetti. In società sanno che è una persona professionale e seria, altrimenti non gli avrebbero offerto un tale incarico. Lui ha un bellissimo rapporto con tutti dentro il club. Anche con me scherzava sempre, e con lui mi trovavo veramente bene.

Io allenare la Salernitana? Non ho mai sentito la società campana, questa è una notizia inventata di sana pianta. Se dovesse arrivare un'offerta, anche dalla Serie B, non so se accetterei o se mi tirerei indietro. Comunque, per ora, non c’è nulla di concreto, quindi il problema non si pone. Ho tantissima voglia di tornare ad allenare, e di mandare in campo giovani per poi farli diventare dei protagonisti. C'è stata qualche chiacchierata con delle squadre, ma ora bisogna aspettare la fine dei campionati, soprattutto quelli stranieri".


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