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Ventura: "Torino è casa mia. Felice di essere qui a commemorare il giocatore più forte della storia"

di Marina Beccuti

Non poteva mancare in questa giornata dedicata al ricordo di Mazzola anche Giampiero Ventura, cinque anni al Toro che non si cancellano e ti fanno anche capire cos'è la vera atmosfera granata.

“E’ un onore essere qui, in questa giornata speciale. Tutti coloro che vivono di calcio dovrebbero essere presenti, Mazzola è il più grande. La mia esperienza al Torino? Essere stato qui cinque anni è un motivo di orgoglio, sono felice di essere qui a celebrare il più grande giocatore di tutti i tempi. Senza dimenticare che Torino è casa mia”, ha ricordate l'ex ct della Nazionale italiana ai microfoni di Sky Sport.

“Chi ha vissuto la storia granata poi ne diventa parte integrante. Oggi mi sono sentito a casa mia, una sensazione assai diversa rispetto ad altre piazze dove sono stato. Basta essere stato anche solo una volta a Superga per capire. Rimpianti per non aver allenato al Filadelfia? Fa parte di questo lavoro. Il Filadelfia andava ricostruito e sono felice di aver contribuito, anche in minima parte, per aver reso possibile questo sogno. Questo è solo un punto di partenza, da qui, spero che si possa ricostruire un Toro vincente”.

Ventura ha poi fatto un cenno alla sua difficile e corta avventura al Chievo: "Non è stata una situazione così drammatica come può sembrare. Sono arrivato in amicizia ma poi la situazione era molto difficile. Futuro? Posso anche accettare una panchina all'estero, ma spero di rimanere in Italia".

Ventura non ha ancora smesso di pensare a tornare ad allenare. Sempre pronto a vivere una nuova avventura.

 


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