Benassi ai margini delle gerarchie viola. Occasione per gennaio?
Passato dal Toro alla Fiorentina nell'estate 2017, per 12 milioni di euro, cifra che valse al club granata una notevole plusvalenza, Marco Benassi, dopo due stagioni da punto fermo di una squadra che, sotto la guida di Stefano Pioli, ha ripetutamente traballato, è ora diventato un assoluto comprimario. Oscurato dall'esplosione di Castrovilli, nazionale Under-21 fresco di rinnovo che piace alle grandi, il 25enne di scuola Inter, il quale, arrivato alle porte della Nazionale tra le gestioni Ventura e Mihajlovic, entrambi capaci di valorizzarlo e di sviluppare la sua versatilità tattica, Benassi, con un contratto in essere ancora valido fino al giugno 2022, valuta ragionevolmente l'ipotesi di una partenza anticipata. Magari anche soltanto un prestito secco, anche verso una piazza meno prestigiosa: meglio che restare un "fondo di magazzino" in viola, ignorato da Montella.
Autore di dodici gol nelle passate due stagioni, Benassi ha collezionato la "bellezza" di 81 minuti, suddivisi in quattro scampoli di partita. Massima fiducia del tecnico al succitato classe '97, oltre che a un Badelj rinato e a un Pulgar sulla cresta dell'onda, lo spazio per l'ex-granata è poco, pochissimo. E se la soluzione fosse un rientro, magari anche solo temporaneo, in casa Toro? Ingaggio annuo abbordabile (un milione e 100 mila euro), il classe '94 potrebbe essere l'innesto per un centrocampo a cui in estate, laterali e trequartisti esclusi, non è stato aggiunto alcunché, tra i cui punti di forza vi è un Baselli che con Benassi, almeno a tratti ha dialogato bene in passato. Benassi, per di più, a Torino si era disimpegnato a discreti livelli anche da esterno offensivo, sfogando, specialmente sotto Mihajlovic, la propria vena offensiva. Per il momento si tratta di fantamercato, ma i presupposti descritti potrebbero trovare spazio di sviluppo a stretto giro di posta.