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Choupo-Moting a parametro zero: è il colpo giusto per il Toro?

di Claudio Colla

Fedelissimo di Thomas Tuchel dai tempi del Mainz, portato a Parigi, per preciso volere dell'ex-tecnico del Borussia Dortmund, alla fine d'agosto del 2018, l'attaccante camerunese Eric Maxim Choupo-Moting, 31 anni compiuti lo scorso 23 marzo, è uno dei nomi più recentemente accostati al Toro, per il reparto d'attacco da comporre in vista della prossima stagione. Nativa di Amburgo e munita di doppio passaporto tedesco, la punta (destro il suo piede preferito), che ha all'attivo 54 presenze (e 15 reti segnate) con i Leoni Indomabili d'Africa, non porta certo con sé il pedigree del grande goleador: mai più di dieci gol siglati in un singolo campionato (record personale stabilito nel 2011/12, ed eguagliato nel 2013/14, con la stessa casacca dei biancorossi di Magonza), una posizione non di primissimo piano, sempre in Bundesliga, nel triennio 2014-17 allo Schalke, una deludente stagione in Premier, allo Stoke City, terminata con sole cinque reti nel torneo d'Albione e la retrocessione dei Potters. Prima dell'approdo, sempre a parametro zero, tra le file dei colossi del Paris Saint-Germain, tra tante stelle ai massimi livelli del calcio. Come pupillo di Tuchel, che però è ora il primo a rischiare il posto alla guida del PSG.

In due stagioni quasi complete, tra le file della squadra fautrice, nel calcio francese, di un primato quasi incontrastato lungo il decennio 2010, soli otto gol, Coupe de France e Coupe de la Ligue incluse. Difficile ritagliarsi uno spazio da protagonista tra stelle del calibro di Mbappé, Cavani, Neymar. Ma Choupo-Moting, il proprio ruolo da gregario d'attacco, a servizio delle necessità delle squadre, tra presenze per lo più caratterizzate da spezzoni di partita, se lo è saputo ritagliare. E ora, con un contratto che quasi certamente, nonostante l'opzione presente nell'accordo, non sarà rinnovato, dopo due annate, seppur da comprimario, ai piani alti del calcio internazionale, giunto all'età della maturità atletica, e nemmeno troppo ostacolato dagli infortuni (i suoi stop più lunghi, che risalgono alla primavera del 2017 e a quella del 2018, si attestarono intorno ai due mesi), la punta camerunese può ritrovarsi a ripartire da una dimensione certamente meno ambiziosa, ma in cui senza alcun dubbio potersi giocare un ruolo da protagonista. E se da un Choupo-Moting non ci si può magari aspettare la garanzia di 16-18 reti a stagione, esistono i margini perché possa superare il proprio record personale. Sulle ali di una notevole esperienza internazionale acquisita negli anni, e di un biennio che gli ha offerto l'occasione di allenarsi e, seppur saltuariamente, scendere in campo insieme a veri e propri mostri sacri del calcio d'oggi, a competere ai massimi livelli. Una suggestione di mercato indubbiamente interessante, specie ove il giocatore fosse disposto ad accettare una proposta d'ingaggio annuo anche solo leggermente ridotta, rispetto ai circa due milioni e 400mila euro attualmente percepiti al PSG.


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