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E se alla fine il Toro non giocasse allo scoperto ma sottotraccia per i rinforzi attesi?

di Marina Beccuti

I tifosi sui social sono insoddisfatti del fatto che il Toro ancora non ha comprato nessuno e il 25 luglio si gioca l'andata dei preliminari di Europa League. Mazzarri la squadra ce l'ha per affrontare Debrecen o Kukesi, con la prima ad un passo dal passare il turno. In seguito qualche accorgimento è necessario, soprattutto se il Toro proseguirà, come si spera, in Europa, affronterà il campionato e anche la Tim Cup. Non c'è fretta, sembra essere il motto della dirigenza granata, sostenuto da Mazzarri, che vuole una rosa per così dire leggera, senza troppo affollamento, per poi dover scegliere chi mandare in campo, in panchina e in tribuna.

Al momento il mercato sembra racchiuso nel nome di Verdi, che probabilmente arriverà, ma la trattativa è lunga per le richieste di De Laurentiis. Intanto però c'è il sospetto che il Torino lavori sottotraccia, per non far alzare le cifre dei giocatori che interessano o avere squadre che si sovrappongano solo per rendere più difficili le trattative.

Ad esempio si dice, secondo indiscrezioni, che Donsah, classe '96, ghanese, in forza al Bologna, interessi ancora e potrebbe anche essere fatto un tentativo per portarlo alla corte di Mazzarri. Così potrebbe tornare nel mirino Defrel, attaccante francese, classe '91, l'anno scorso alla Sampdoria, tornato alla Roma, ma in uscita dal club giallorosso. Per non parlare dell'argentino Perotti, classe '88, ma con la Roma è dura trattare perchè vorrebbe Izzo o Nkoulou. Cairo starebbe facendo anche un pensierino su Keita, che costa molto, più ancora di Verdi, oltre i venti milioni. Keita non è stato riscattato dall'Inter ed è tornato al Monaco. L'attaccante senegalese, classe '95, può coprire tutte le zone dell'attacco ed è anche abile come assist-man, potrebbe ricoprire il ruolo lasciato vuoto da Ljajic.


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