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Giampaolo, l'esonero è dietro l'angolo. Prende quota l'idea Donadoni

di Claudio Colla

Ironia della sorte, il prossimo allenatore del Toro potrebbe approdare sulla panchina granata proprio sulla scia dei due match della squadra contro i due estremi del suo passato in Serie A. Da quel Bologna che, per quasi un intero triennio, ha rappresentato uno dei punti più alti della sua carriera da tecnico (insieme a Livorno e Parma), ottenendo, contro ogni pronostico, tre salvezze consecutive, mostrando peraltro numerosi sprazzi di una qualità di gioco d'alto livello; a quel Napoli, prossimo avversario, che, a cavallo del finale di 2008/09 e dell'inizio di 2009/10, lo scaricò senza grandi cerimonie, affidando l'incarico a Walter Mazzarri.

Si tratta di Roberto Donadoni, le cui quotazioni, come anticipato sulle nostre pagine la settimana scorsa (https://www.torinogranata.it/primo-piano/toro-i-scalcinato-i-se-salta-giampaolo-la-corsa-e-almeno-a-quattro-115055), sembrano in crescita, rispetto alla ormai probabile successione a Marco Giampaolo. Poco più di un anno trascorso in sella allo Shenzhen, il cinquantasettenne bergamasco, in attesa di un nuovo incarico dallo scorso agosto, dovrà naturalmente ridimensionare, e di molto, la richiesta di ingaggio, rispetto all'ultimo stipendio annuo percepito, pari a 5 milioni di euro. Agli occhi di Cairo, la candidatura del campione del Milan e della Nazionale degli Anni '90 sembra prendere corpo, affiancando i "soliti sospetti" Roberto D'Aversa, Leonardo Semplici, Moreno Longo, e Davide Nicola.


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