Gollini ancora in vendita. C'è anche il Toro in lizza?
L'innesto di Juan Musso ha inevitabilmente collocato Pierluigi Gollini nella lista dei partenti di casa Atalanta. Sfiorata la partecipazione a Euro 2020 come terzo portiere, per quanto, alla fine, Roberto Mancini abbia scelto di affiancare il partenopeo Alex Meret a Donnarumma e Sirigu, il ventiseienne è in cerca di una nuova dimora professionale, in cui poter far valere quella posizione da titolare progressivamente scivolatagli via dai guantoni di lattice in terra orobica.
Il Toro, certo, il proprio reparto portieri lo ha sulla carta già completato. Ma l'occasione di prelevare un portiere del calibro dell'ex-Aston Villa ed Hellas Verona non sarebbe il modo di assicurarsi un nuovo interprete del ruolo di primo piano, perso Sirigu, anche come messaggio a una tifoseria al momento decisamente perplessa? Certo, ciò comporterebbe un cambio dei piani, con Berisha relegato a vice (i due hanno già fatto coppia in neroazzurro),e Milinkovic-Savic tendenzialmente ceduto, ancora una volta, in prestito. Un acquisto come quello di Gollini conferirebbe alla squadra ben altro profilo, e per finanziarlo ci sarebbe il tesoretto proveniente dalla probabile - ancorché non scontata - cessione di Andrea Belotti.
Appare tuttavia profondamente implausibile che ciò possa accadere. Berisha e Milinkovic, innanzitutto, nutrono aspettative che, qualora fossero tradite dai vertici granata, rischierebbero di far detonare lo spogliatoio prima ancora che le danze abbiano inizio. Sulle tracce di Gollini, inoltre, si trovano club che, almeno al momento, possono fornirgli ben altro respiro internazionale: dalla Lazio al Tottenham, dall'Atletico Madrid al Siviglia. Tra le file di nessuna tra queste, tuttavia, il classe '95 avrebbe un posto da titolare assicurato: Reina, Lloris, Oblak, Bono, tutti pronti a tenersi stretta la Numero Uno. Gollini-Toro, dunque, è un matrimonio che, ora come ora, ben difficilmente si potrà celebrare. Sulla carta, e, quanto meno, a bocce ferme.