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Inter, ancora occhi su Duván, che piaceva (e tanto) al Toro. Ma c'è un possibile bug

di Claudio Colla

Pur in una serata infausta per il giocatore, Duván Zapata, da poco 28enne, è stato spiato ancora una volta dagli emissari di casa Inter, nel corso della gara disputata dall'Atalanta contro l'Empoli, poco più di 12 ore fa, tra le mura orobiche, terminata per gli uomini del Gasp con un deludente 0-0. Pur sognando, come sostituti di Icardi, nomi che fanno tremare la terra (Lewandowski, Benzema, Dybala), mentre appare solida la posizione di prima alternativa per Lautaro Martinez, la dirigenza neroazzurra sembra piuttosto intenzionata a effettuare il colpaccio di mercato a centrocampo (Kroos, Modric, Rakitic, Eriksen i wet dream meneghini), restando in una dimensione relativamente low-cost per quanto riguarda il reparto offensivo. Tenendo innanzitutto conto del fatto che Zapata stesso, specie qualora l'esito conclusivo della stagione fosse del tutto positivo (qualificazione all'Europa League ottenuta, e magari coronamento del sogno Coppa Italia, o quanto meno raggiungimento della finale, contro Lazio o Milan), potrebbe scegliere di restare a Bergamo, anziché rischiare di trasferirsi in una piazza sì di più ampio respiro internazionale, almeno sulla carta, ma non necessariamente con garanzie di titolarità, la cifra complessiva che l'Atalanta pagherà alla Sampdoria per riscattarlo (i 14 milioni di euro già versati per il prestito biennale, e i 12 da aggiungere, tra circa 14 mesi secondo gli accordi in essere, per assicurarselo a titolo definitivo) potrebbe tradursi in una richiesta non allineata all'effettivo valore di mercato del giocatore. Duván, è vero, quest'anno sta facendo faville, ma il suo passato, anche recente, narra di una grande facilità all'infortunio. Per lo più risolta, apparentemente, negli ultimi due anni e mezzo, ma che, in un'ottica di investimento ingente a lungo termine (l'Atalanta non chiederà meno di 35 milioni di euro), potrebbe rivelarsi un rischio troppo grosso da correre. E, specie qualora le cose non andassero come da programmi per i neroazzurri di Bergamo, la questione riscatto potrebbe persino essere rimandata all'anno prossimo, e non data per scontata. Considerato tutto ciò, per l'Inter, in definitiva, il gioco potrebbe non valere la candela, per quanto lo Zapata di questa stagione sia apparso a tratti travolgente, bomber da A-list. E il Toro? All'arrivo di Mihajlovic, Zapata era stato seguito con grande attenzione, sia come alternativa a Belotti, sia come parziale contropartita tecnica qualora ad aggiudicarsi il Gallo fosse stato il Napoli. E, scenario al momento piuttosto remoto, qualora A) Il Toro si aggiudicasse un posto in Europa ai danni dell'Atalanta, B) Belotti fosse ceduto a peso d'oro, l'ipotesi di un approdo del colombiano sotto la Mole potrebbe riaprirsi. Ipotesi, al momento, lontana dai pensieri granata, in altre faccende affaccendati (a partire dall'accelerata in direzione di un divorzio da Petrachi).


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