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Inter, tre ipotesi in ballo per Dimarco. (Per ora) non c'è traccia del Toro

di Claudio Colla

Tenuto in rosa da Antonio Conte, come elemento adatto al suo 3-5-2, ma poi di fatto quasi del tutto ignorato, e rimasto a far panchina alle spalle di Asamoah e Biraghi, il 22enne laterale sinistro Federico Dimarco sembra ora pronto a una nuova avventura in prestito. Cercato anche dal Toro la scorsa estate, il classe '97, per quanto nome in generale gradito, non è ora un obiettivo primario per la dirigenza granata: le fasce, al netto del deludente rendimento sia di Aina sia di Laxalt, sono comunque al completo, con un Ansaldi - proprio come Dimarco mancino, ancorché tendente all'ambidestrismo - sugli scudi. 

Dimarco, che ha attraversato tutti i livelli delle rappresentative nazionali giovanili, e che ora cerca la dimensione giusta per esplodere come professionista a tutto tondo, è ora nei piani dell'Inter una merce di scambio, da utilizzare presumibilmente in affari con realtà di medio-bassa classifica (e budget) in cui potrebbe trovare, almeno per ora, maggior spazio. Tre, in particolare, le ipotesi in campo per gennaio:

1) Un ritorno al Parma, tra le cui fila aveva militato già lo scorso anno (buon impatto il suo, al netto dell'infortunio agli adduttori che lo aveva tenuto a lungo in infermeria), come parziale indennizzo per l'immediato trasferimento di Dejan Kulusevski, principale sorpresa del campionato a livello individuale, di proprietà però dell'Atalanta. Quel Parma che, al momento, guarda dall'alto verso il basso avversarie come il Napoli, il Milan, lo stesso Toro. Kulusevski, certo, sembra ora promesso alla Juve. Ma il discorso potrebbe comunque restare in piedi per l'affare che porterebbe in neroazzurro Matteo Darmian.

2) Approdo all'Udinese: squadra in crescita, allenata ad interim da Luca Gotti dopo l'esonero di Tudor, contesto tattico ideale per Dimarco. Il suo approdo in Friuli consentirebbe di strappare un'opzione per Rodrigo De Paul, presumibilmente in vista della prossima estate. I Pozzo sono infatti determinati a mantenere il nazionale argentino in rosa, ancora una volta per servirsi del suo talento e inseguire l'ennesima salvezza.

3) Hellas Verona: tecnico giovane che lavora bene con i giovani, Ivan Juric ha già "resuscitato" Faraoni, altro esterno difensivo passato dal vivaio dell'Inter e poi scartato, e un altro mancino in rosa gli servirebbe come il pane. Tra gli scaligeri, il nome davvero gradito all'Inter è quello di Marash Kumbulla: difensore centrale classe 2000, nato a Peschiera del Garda ma già nel giro della nazionale albanese, già capace di mostrare un mix di impatto atletico ed eleganza degno di competere ai massimi livelli del calcio nostrano, il 19enne piace a un crescente numero di big.

Al netto dei tanti infortuni, quello di Dimarco, nella prospettiva di un rinnovamento granata, almeno parziale, sulle corsie laterali, resta un nome da seguire. Una sua esplosione nella seconda parte di stagione potrebbe riportarlo nel mirino di Cairo e Bava.


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