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Joao Pedro parla ancora da cagliaritano. E il Toro non cede

di Claudio Colla

"Sarà bello provare a giocare in tre lì davanti, col ritorno di Pavo (Leonardo Pavoletti, fuori per infortunio da ormai quasi un anno, ndr). Sono curioso di come andrà". Pretattica, frase di rito, semplice spirito di appartenenza? Il ventottenne brasiliano Joao Pedro, già jolly di centrocampo che ha ormai sposato appieno la nuova vita da attaccante vero, è forse il nome che più di tutti fa scaldare il cuore dei tifosi granata, in vista del prossimo calciomercato. E che, per ora, continua a parlare da giocatore del Cagliari, presente e futuro. 

Vagnati, si sa, sulla pista ci sta lavorando alacremente. Operazione complicata, anche dalla concorrenza di peso sulle sue tracce: Fiorentina e Olympique Marsiglia su tutte, con i possibili inserimenti dell'ambizioso Bologna e di un colosso come la Roma. E chissà quanti altri, da oltre confine, a guardare in sua direzione.

Diciotto reti in trentasei partite giocate, tra le gestioni Maran e Zenga, lungo questo strano campionato, che volge al termine. Score scandito anche da ben quattro doppiette (ne aveva finora siglata soltanto una, nell'aprile 2017, contro il Chievo). Non male per un ex-centrocampista, convertito a punta di razza. Il cui prezzo, come riportato sulle nostre pagine appena due giorni fa, non cala, rispetto ai 15 milioni di euro chiesti da Giulini e dal sodalizio isolano. Tenendo conto della prestazione stagionale offerta da Joao Pedro (munito peraltro di doppio passaporto portoghese), a fronte di tante valutazioni pompàte verso l'alto, si tratterebbe di un investimento nemmeno così pantagruelico.


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