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L'Europa è essenziale per la permanenza certa di N'Koulou

di Claudio Colla

Incappato in un paio di stagioni negative tra 2015 e 2017, tra le turbolenze del suo ultimo anno a Marsiglia, e la sfortunata esperienza a Lione, Nicolas N'Koulou, in ormai quasi due anni di Toro, ha saputo ritrovare la strada maestra, e quell'efficacia di gioco che gli aveva permesso di assurgere a una posizione di eccellenza, fin dall'inizio degli Anni 2010, nella scena calcistica transalpina. Ora 29enne, N'Koulou è approdato in granata con approccio di rara professionalità e integrità psicofisica: intesa immediata con mister Mazzarri e con i compagni, le sue qualità di regista difensivo solido e carismatico lo hanno reso, in pochi mesi, una sicurezza anche per il pubblico italiano. Riscattato la scorsa estate per 3 milioni e mezzo di euro, cifra davvero ridotta rispetto alle attuali valutazioni in circolazione, N'Koulou ha voluto puntare sul progetto granata, nonostante i sondaggi di tanti club forieri di maggiori garanzie internazionali: Inter, Lazio, Napoli, più qualche interessamento da Premier e Bundesliga, insieme ai rumours, forse non del tutto realistici, sul Paris Saint-Germain. Per il colosso camerunese, è però ora fondamentale effettuare quel passo avanti sul quale egli stesso ha voluto scommettere: la partecipazione, come minimo, alla prossima Europa League. N'Koulou sa di essere nel bel mezzo del secondo picco di carriera, e nel giro di pochi anni potrebbe ritrovarsi a dover far fronte a un calo di rendimento e di forma fisica, se non altro per ovvie ragioni anagrafiche. Chiedergli un'altra stagione in un club comprimario, con offerte allettanti realisticamente in arrivo, potrebbe essere troppo. Di un milione e mezzo di euro il suo attuale stipendio annuo, la valutazione del suo cartellino effettuata da Transfermarkt.de ammonta a 15 milioni. Più di quattro volte la cifra spesa dal Toro, circa dieci mesi fa, per riscattarne la proprietà.