La Spal sta pensando di trattenere Bonifazi
Fonte: Elena Rossin
A suon di convincenti prestazioni Kevin Bonifazi si sta rivelando fra i più promettenti difensori centrali emergenti. Buona parte delle sue fortune sono legate alla Spal e a mister Leonardo Semplici che hanno visto in lui un “cavallo di razza” sul quale puntare prima in serie B e poi anche in serie A. Il ragazzo di Toffia, comune della provincia di Rieti, con gli estensi ha prima conquistato la Serie A nella stagione 2016-17 e poi, dopo essere ritornato alla base al Torino nel campionato successivo, quest’estate nel penultimo giorno di mercato ha fatto ritorno a Ferrara per un nuovo prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto. Ora, dopo appunto un’altra stagione positiva impreziosita dai due gol che hanno contribuito in maniera determinante a battere la Roma e la Juventus, la Spal sta pensando di provare a vedere se può trattenere Bonifazi. Al momento si tratta solo di un’idea perché non ci sono stati contatti, ma qualche rumor inizia a girare.
Alla Spal manca solo la conferma aritmetica per dirsi salva, ma di fatto si può dire che lo sia già, mentre il Torino è impegnatissimo a lottare per un posto in Europa e non sta rivolgendo le sue attenzioni al prossimo calciomercato rimandando ogni discorso, soprattutto quelli relativi ai prestiti, a fine campionato. Tanto dipenderà dalla posizione finale del Torino, Europa League, Champions o nulla (ogni scongiuro in questo caso è lecito), ma non va dimenticato che in estate almeno un difensore centrale dovrà essere preso. Moretti sta disputando l’ennesima buona stagione, ma l’undici giugno compirà trent’otto anni. Djidji, che è alle prese con la lesione parziale del menisco del ginocchio destro. è in prestito dal Nantes con un’opzione di riscatto, ma nessun obbligo anche se l’intenzione del club granata è quella di riscattarlo. Bremer, arrivato anche lui in estate è stato utilizzato per undici minuti nella prima partita di campionato con la Roma e prima per uno spezzone in Coppa Italia con il Cosenza e poi per la gara con il Südtirol sempre in Coppa Italia e basta. Mentre Lyanco, altro giovane, dopo più di un anno tra un infortunio e l’altro a gennaio è andato in prestito al Bologna dove si sta trovando decisamente bene e gode della stima di mister Mihajlovic. Con il senno di poi sarebbe stato meglio che il Torino non avesse dato in prestito Bonifazi, ma se non si ha il coraggio o la volontà di puntare veramente sui giovani c’è il rischio che una volta andati via trovino chi crede in loro maggiormente e poi non c’è da stupirsi che chi li stima faccia di tutto per tenerseli, soprattutto se a suon di convincenti prestazioni i suddetti giovani si rivelano “cavalli di razza” nei quali conviene investire anche in ottica di future cessioni decisamente remunerative.
Bonifazi ha un contratto che lo lega al Torino fino al 2022, ma alla soglia dei ventitré anni, li compirà il 19 maggio, è impensabile che a fine prestito torni al Torino per poi starsene in panchina aspettano di giocare solo in Coppa Italia o quando qualche compagno è squalificato o s’infortuna. Tanto più che ha estimatori.