Lo Strano Caso Nainggolan: da big iper-richiesto a "fondo di magazzino"
Reduce da un controverso primo anno di Inter, seguito a un'ultima stagione in maglia Roma già peraltro meno brillante delle tre e mezza precedenti, Radja Nainggolan, che ha alternato qualche buona prova a problematiche disciplinari, e a festeggiamenti notturni in frangenti inopportuni, si trova ora nella paradossale situazione di esser passato, nel giro di un triennio scarso, da nome di primissimo piano, iper-richiesto dalle big della scena calcistica internazionale, a potenziale indesiderato di casa Inter, sotto la nuova gestione Conte, da cedere in fretta al miglior offerente. Il 31enne centrocampista box-to-box, non rassegnatosi a lasciare il calcio europeo e la possibilità di competere sui paloscenici nobili dello stesso, pur di fronte alle offerte principesche pervenute, a lui e al club meneghino, dalla solita Cina, è particolarmente difficile da cedere, a meno naturalmente di non rinunciare ai presupposti suggeriti dalla logica e dai bilanci: recupero di almeno buona parte dei 38 milioni di euro spesi, un anno fa, per acquistarlo, cifra che nessuna delle società in potenziale orbita sarebbe lontanamente disposta a spendere per il Ninja di oggi, e mantenimento sostanziale dei 4 milioni e mezzo di ingaggio annuo attualmente percepiti dal giocatore.
Si è provato a offrire Nainggolan al Manchester United, club che qualche anno fa avrebbe potuto fare follie per assicurarselo, come "nuovo Scholes", nell'ambito della trattativa volta a portare Romelu Lukaku all'ombra della Madunìna: "picche" la risposta dei Red Devils. E si sta provando, ora, a prestarlo in giro per la Serie A, anche con condivisione dell'ingaggio annuo: in tal senso, si racconta, il Toro sarebbe stato il primo profilo societario a cui l'Inter avrebbe pensato per piazzare il proprio peculiare esubero, ma la trattativa, per ora, dati i succitati costi d'ingaggio, tema a cui Cairo, con buone ragioni d'equilibrio di casse e di spogliatoio, è particolarmente sensibile. Se il Toro però potesse assicurarsi l'ex-nazionale belga non pagando più di un milione e mezzo di euro (appena sotto i big granata), soluzione che di fatto metterebbe l'Inter nella condizione di accollarsi due terzi del ricco stipendio di un giocatore che non utilizzerebbe, l'ipotesi potrebbe farsi affascinante. Indiscutibili le qualità tecniche e atletiche di Nainggolan, centrocampista moderno e completo, box-to-box vero che negli anni di Roma giallorossa, tra Rudi Garcia e Eusebio Di Francesco, potenziando col primo soprattutto la visione di gioco, col secondo la propensione offensiva, si era portato vicino ai massimi livelli mondiali per il ruolo, per il Toro di Mazzarri rappresenterebbe una ciliegina sulla torta, pur da prendere con le proverbiali pinze dal punto di vista dell'esuberanza dell'individuo, in grado di portare il potenziale di crescita della squadra verso livelli quasi inimmaginabili. Non è da escludere, tuttavia, che Conte gli conceda la possibilità di riabilitarsi in neroazzurro.