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Meïté al Milan: oggi possibile la fumata bianca. I tre motivi che hanno spinto i rossoneri a puntare su di lui

di Elena Rossin
Fonte: Tmw
Soualiho Meïté

Soualiho Meïté è il prescelto del Milan per la seconda parte di stagione. Ieri l'allenatore del Torino Marco Giampaolo, dopo il match di Coppa Italia perso ai rigori, ha confermato che l'assenza del centrocampista classe '94 era dovuta prettamente a questioni di mercato: "Questa sera non era a disposizione perché era in partenza", ha dichiarato il tecnico granata.
Tra oggi e domani sono in programma nuovi contatti tra i due club e l'entourage del giocatore per provare a sbloccare una trattativa già ben instradata. Ma perché il Milan ha deciso di puntare su di lui? Ecco i tre motivi?

Giocatore già pronto - Stefano Pioli per il centrocampo aveva chiesto un calciatore pronto subito per entrare negli schemi rossoneri, un calciatore che conosce già la Serie A, l'Italia e le sue abitudini. Identikit che corrisponde a Meïté, in Italia dal 2018 quando il Torino lo prelevò dal Monaco.

Operazione in prestito - Meïté arriverebbe dal Torino con la formula del prestito oneroso - circa un milione di euro - e 7 per il diritto di riscatto. Una operazione low cost, che non vincolerebbe il Milan per l'estate e soprattutto permetterebbe al club di dirottare tutto il budget per l'acquisto del centrale di difesa.

Jolly per la mediana - Anche dal punto di vista tattico, Meïté sarebbe per il Milan una soluzione valida in più zone di campo. Non il sostituto di Krunic, che infatti resterà a gennaio, ma la quinta alternativa per i due posti in mezzo al campo, ma anche una soluzione per la trequarti visto che lo stesso Giampaolo, nella prima parte di stagione, l'ha più volte utilizzato come trequartista.


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