Meret e la follia (unilaterale) dello scambio in prestito: la decisione del Napoli
Fonte: A. Minervini per Tuttonapoli
C’è chi dice no. E fa bene. Non è una canzone di Vasco Rossi, ma la risposta del Napoli alla proposta (abbastanza folle) arrivata dal Torino nelle ultime ore: uno scambio di prestiti tra Alex Meret e Salvatore Sirigu. Idea di mercato che ha fatto molto discutere nelle ultime ore e che, come emerso poi successivamente, era nata in maniera unilaterale: ovvero solo in casa granata.
Meret è un portiere già pronto, mandarlo al Torino significherebbe metterne a rischio l'autostima, forse addirittura bruciarlo. Di questo il club azzurro si è mostrato subito consapevole, perché il classe ’97 già con Ancelotti ha saputo gestire la pressione in gare importanti di Champions League, senza subirne minimamente il peso.
Ecco perché Alex non ha bisogno di andare esperienza altrove. Casa sua è il Napoli, che lo ha scelto per affidargli la propria porta da qui a tanti anni in avanti. Un’idea che in una prima fase non ha trovato il sostegno nelle scelte di Rino Gattuso, legato alla necessità immediata di rifugiarsi nella maggiore esperienza di Ospina alla guida del reparto.
Nelle ultime settimane, però, lo stesso Ringhio ha aperto all’alternanza tra i pali, lasciando intuire che questa fase fosse una sorta di palestra per consentire a Meret di recepire al meglio l’idea che Gattuso ha del ruolo di estremo difensore.
Andando oltre qualche intoppo, dunque, nessuno in casa Napoli sembra voler più mettere in discussione l’investitura fatta nell’estate del 2018. Meret è presente e futuro. E non ha bisogno di dimostrare di valere la porta del Napoli. Lo ha già fatto, chi non lo riconosce era evidentemente distratto.