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Milan-Meité, strano ma (forse) vero. Doppia via per concludere l'affare

di Claudio Colla

Che la capolista, e seria candidata alla vittoria finale del campionato, voglia rafforzarsi con uno degli elementi più criticati di una delle squadre che guardano molto da vicino - almeno per ora - l'ultima posizione della classifica, appare già quanto meno bizzarro. Ma l'eventualità di un peculiare testacoda di mercato sull'asse Torino-Milano, che porti il centrocampista Soualiho Meité, ventisette anni da compiere il prossimo 17 marzo, a un'arrampicata istantanea lungo l'intera graduatoria della Serie A, sembra poter davvero prendere corpo.

Non ha soldi da buttare, il Milan che contende lo Scudetto alla Juve campione in carica per la nona volta, oltre che ai cugini interisti, che non mollano la scia rossonera, e all'outsider Roma. E Frederic Massara, principale artefice della trattativa in corso, sembra aver visto in Meité un elemento che, da alternativa un po' a tutti i protagonisti della mediana meneghina (ma in particolare al cursore e macinatore di gioco Franck Kessié), possa rappresentare un vero e proprio craque a basso costo, una volta inquadrato tatticamente da Stefano Pioli.

Ben disposto a trattare, specie sulla base di un diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro, il Toro vorrebbe però spuntare anche l'arrivo di un giocatore, sempre per la mediana. Magari Rade Krunic subito: il ventisettenne bosniaco piace, e molto, da ancor prima dell'era Giampaolo, e reclama minutaggio. Oppure, ulteriore ipotesi, un'opzione su Tommaso Pobega - che il Milan può controriscattare dallo Spezia - in vista della prossima stagione. Interno, mezzala, forse con un futuro da trequartista: per Meité, in ogni caso, l'opportunità di una carriera, specie considerati gli infortuni appena occorsi a Brahim Diaz e Sandro Tonali, potrebbe essere dietro l'angolo.


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