Nesti Channel: Il punto sul mercato del Torino
DELLAFIORE – Fonti autorevoli, vicine al nostro sito, ci confermano che la trattativa per Paolo Hernan Della fiore è diventata assai calda nelle ultime ore, fino a diventare una delle più importanti nella "scaletta" della società granata. I dirigenti hanno preso informazioni (il giocatore peraltro, la stagione passata, ha indossato la casacca del Toro per bene trenta apparizioni), non a caso in prossimità della finestra di riparazione dopo che, nella stagione in corso, il giocatore in forza al Palermo, con Ballardini, ha totalizzato solo quattro presenze, di cui tre dal primo minuto. Troppo poco per il difensore centrale 23enne (che peraltro è naturalizzato italiano), il quale non disdegnerebbe di ritornare a vestire la maglia granata, potendo formare una bella coppia con Natali. E finalmente rocciosa per il bene della formazione di Novellino, che nelle prime sedici giornate ha incassato qualcosa di rilevante come ventinove reti. "Non ho parlato con nessuno del Torino. Se vogliono Dellafiore devono sapere che da Palermo più nessuno se ne va con la formula del prestito" ha dichiarato con fermezza il numero uno rosanero Zamparini, disposto, nella finestra di gennaio, ad accettare solo una richiesta per un trasferimento a titolo definitivo. Più chiaro di così non si può. Risultato? Ci si può, anzi, ci si deve adeguare.
DI MICHELE – La società s'è interessata ad un suo possibile ritorno, ma non sembra che il matrimonio si debba fare. Anzi rifare. Almeno per questa sessione di mercato. E' lo stesso attaccante ex Palermo a chiarire la situazione attuale: "Rimango al West Ham. Spero di fare bene, tornare a giocare e segnare più gol possibili. Poi tocca alle due società parlare del mio prestito: io sono secondario nelle scelte". La situazione del giocatore è tornata in bilico dopo che l'annunciata crisi economica s'è abbattuta pesantemente sul club inglese, che avrebbe accumulato oltre 50 milioni di debiti. La punta italiana a Londra non è titolare in squadra, ma il suo contratto pesa non poco nel bilancio, dato che guadagna circa il 40 per cento in più di quello che percepiva nel Toro. Il Toro è la prima scelta, per ora non si muove, ma se la situazione in estate dovesse precipitare… Intanto l'ex rosanero non s'è risparmiato qualche critica all'ex mister De Biasi: "Sono andato via solo per un motivo e se lui avesse detto la verità forse sarei rimasto. C'era una frattura che non si poteva sanare e non si può restare in un posto dove c'è scompiglio. Alla fine era il tipico "o io o lui" e sono andato via per evitare guai peggiori: al Toro, allo spogliatoio e a me".
RAGGI - E' tornato a rimbalzare assai frequentemente il nome del 24enne difensore in forza al Palermo, dove Ballardini lo utilizza poco e nulla. Su di lui, ha già preso informazioni la Sampdoria, ma anche il Torino, che crede molto nelle capacità e nelle potenzialità del giovane calciatore natìo di La Spezia, che come numero di maglia porta il 46 in onore al suo mito Valentino Rossi. Non certo per questo aneddoto, bensì per necessità visto che i granata, sul binario destro, hanno alternative a dir poco striminzite. Colombo e Diana, due che di giocare in quella zona del campo così arretrata non se la sentono proprio. Raggi, anche in virtù d'un rapporto qualità-prezzo non indifferentemente basso, sarebbe una delle soluzioni ideali. L'ex empolese, che in Toscana ha collezionato 120 presenze e 2 gol in 4 stagioni, nasce difensore centrale, ma si afferma, senza problemi, come terzino destro.
OPERAZIONE DIFESA – In vista del mercato di riparazione, i dirigenti correranno ai ripari proprio su questo fronte, uno dei messi peggio assieme all'attacco. I nomi abbondano: da Nef a Daniele Franceschini della Samp, fino ai più gettonati Marco Zambelli del Brescia, Manuel Pasqual della Fiorentina (utile per l'out mancino) e Alessandro Potenza, difensore del Genoa. "Prenderemo un difensore? Non sono stato esattamente così diretto", ha detto il direttore sportivo del Torino, Mauro Pederzoli, quando gli si chiede se conferma l'affermazione, che gli è stata attribuita, in merito ad un acquisto per il reparto arretrato che da alcuni viene dato per certo. "C'è bisogno di qualche aggiustamento, probabilmente; ma non abbiamo ancora i nomi. In difesa qualcosa si farà, a partire dai prossimi giorni valuteremo e punteremo obiettivi e nomi precisi". Le intenzioni sono chiare: una prima rosa c'è, ora va ristretta per poi sferrare l'attacco decisivo all'obiettivo preposto.
OSVALDO/PAZZINI/LUPOLI - Un trittico di nomi intorno a cui potrebbe esserci un bell'intrigo di mercato. Tutto in funzione dell'attacco del Torino, legato magari alla voglia di cedere della Fiorentina. Osvaldo caso a parte, Bianchi e Pazzini legati dalla cattiva situazione attuale e magari anche tra un mese, quando potrebbero scambiarsi i ruoli, invertendo le casacche. Partiamo proprio da quest'ultima possibilità, dal "Pazzo" che la Fiorentina, dopo l'eliminazione dall'Europa, sta pensando seriamente di mettere sul mercato. Su di lui, che in viola è chiuso dalla coppia fissa Gila-Mutu, potrebbe scatenarsi un'asta vera e propria, visto l'interesse di Lazio, Sampdoria, Bologna e appunto anche il Torino. Le richieste toscane in termini economici sono piuttosto esose, difficili da soddisfare per certe società, anche se il Toro ha pensato ad una contropartita. Quel Rolando Bianchi (seguito anche dalla Samp, fra l'altro) che ha soddisfatto solo a metà. Dopo la debacle di Siena anche il patron Cairo, furibondo com'era, ha iniziato a pensarci seriamente. Nonostante l'ex Lazio e City sia stato il suo investimento più importante dello scorso mercato estivo. L'affare con la Fiorentina è fattibile, così come rimane in piedi la trattativa per Osvaldo, un altro giovane dalle belle speranze che con Prandelli però il campo non lo vede nemmeno con il binocolo. I granata hanno manifestato tutto il loro forte interesse, arrivando a capire che Corvino e soci, in questo caso, vogliono solo contanti. Niente scorciatoie. Naturalmente, con l'opzione Osvaldo, dovrebbe fare spazio qualcuno. A partire da Ventola (che ha detto chiaramente di voler andar via, costringendo quindi i dirigenti a pensare anche ad un paio d'alternative proprio per il reparto offensivo). Intanto la società granata ha escluso il ritorno di Marazzina, in rotta con Mijhalovic a Bologna; mentre è stata messa in piedi una pista che porta ad Arturo Lupoli. Infatti, l'ex talento di casa Arsenal lascerà nella sessione invernale di mercato il Norwich City, società in cui è in prestito dalla Fiorentina, per accasarsi o in un altro club d'oltremanica (Bolton e Wigan su tutti) oppure al Torino, dove ha in Novellino un grande estimatore. Anche per questo, i granata sono in pole position assieme alla Sampdoria.