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Nesti Channel - Juve piu' su...Toro di nuovo giu' !

di Raffaella Bon

Fonte: di Massimo de Marzi per NESTI CHANNEL - carlonesti.it
La prima domenica di campionato del 2009 ha confermato i due volti diversi del calcio torinese. Con la decima vittoria nelle ultime undici giornate, la Juve ha rosicchiato due punti all'Inter e riaperto la lotta scudetto, mentre il Toro ha subito l'ennesima batosta esterna, scivolando di nuovo al terzultimo posto, virtualmente in serie B.

Per la Juve è stato più ostico del previsto avere la meglio su un Siena che ha confermato quanto di buono aveva mostrato nella bella quanto sfortunata prova prenatalizia con l'Inter. A mandare k.o. i toscani ci ha pensato l'ennesima pennellata di Pinturicchio Del Piero su punizione. Per il resto la squadra di Ranieri non ha combinato granché, ma ha anche rischiato poco, anche se nel finale Manninger ha dovuto sfoderare due parate importanti sull'attivissimo Ghezzal.

Se la sosta doveva servire a restituire gli infortunati celebri, per la prima partita del nuovo anno si è rivista la stessa Juve delle ultime domeniche del 2008, con un Chiellini in meno, per altro sostituito discretamente da Mellberg. Marchionni, però, ha fatto rimpiangere Camoranesi, in mezzo al campo si è sentita l'assenza di un regista classico, contro un Siena molto organizzato che faceva girare bene il pallone e sfruttava gli esterni, davanti Amauri e Del Piero sono apparsi meno ispirati di altre situazioni, ma a Ranieri è sufficiente un lampo di uno dei suoi assi per venire fuori anche dalle situazioni più delicate. E vincere soffrendo, anche quando magari non si merita appieno, è un segnale confortante: la distanza dall'Inter ora si è ridotta e l'obiettivo dei bianconeri deve essere quello di limarla ancora, prima di doversi tornare a dividere tra campionato e Champions. Anche se le notizie che arrivano dall'Inghilterra sullo stato di salute del Chelsea inducono ad un cauto ottimismo.

Di tutt'altro tenore l'umore in casa granata, dopo l'ennesima figuraccia. Il Toro è la squadra dal peggior rendimento esterno della serie A. Due pareggi a settembre (contro Chievo e Reggina, le ultime due della classe) e poi sette sconfitte, alcune delle quali autentiche caporetto, come le sfide contro Bologna e Genoa, chiuse incassando otto reti in 180 minuti. L'imbarazzante rendimento del pacchetto arretrato rende ancora più urgente il ritorno sul mercato.

Al Toro manca un difensore centrale veloce e la mancanza di un terzino destro di ruolo non si può continuare a mascherare, facendo giocare un centrale da esterno (Di Loreto) oppure costringendo altri giocatori a cambiare ruolo per motivi tattici (Pisano, da mancino, ormai si sta trasformando in centrale). In mezzo al campo, se si esclude l'ottimo svizzero Dzemaili, non c'è un elemento capace di abbinare quantità e qualità e considerando che l'ex giocatore del Bolton sarà squalificato contro la Roma, per Novellino si annunciano problemi grossi. Anche perché questo Toro, almeno fuori casa, non può permettersi il lusso di due punte più Abate e Rosina.

Bisogna stringere i tempi col Palermo per Dellafiore oppure iniziare a battere strade diverse, compresa quella di Motta (lasciato ritornare all'Udinese con eccessiva facilità) senza trascurare l'ipotesi di andare a pescare all'estero. Ma aspettare il 30 o il 31 gennaio (come è sempre successo negli ultimi anni) potrebbe essere estremamente pericoloso: il 25 a Lecce e il 28 contro la Reggina il Toro gioca due appuntamenti fondamentali sulla strada che porta alla salvezza, senza dimenticare la sfida di domenica prossima con la Roma e il quarto di Coppa Italia in casa della Lazio. Non c'è tempo da perdere. Sottovalutare la gravità della situazione è l'errore che non si deve commettere in casa granata. E parlare ancora di mister x e del fantomatico acquirente della società può aiutare solo a perdere di vista ciò che conta, la salvezza della squadra


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