Petrachi conferma: "Addio a Burdisso. Belotti se vuole può rimanere"
Il ds granata Gianluca Petrachi ha rilasciato una lunga intervista prima del match contro il Genoa a Premium Calcio, dove ha toccato vari punti della stagione e del prossimo mercato.
Riguardo ai vari rammarichi di stagione, Petrachi ha sottolineato: "C'è un po' di delusione perché il mercato estivo era stato decantato a inizio stagione, vedevamo il Torino come una favorita per l'Europa League, però poi è importante che ci sia coesione di gruppo e valori importanti, è mancato qualcosa in alcuni momenti, non siamo stati all'altezza e quando si sostituisce un allenatore qualche problema c'è, ora dobbiamo ripartire nel migliore dei modi, facendo meno errori sul mercato, costruendo una buona squadra".
Ovvio che il discorso cada sul futuro di Andrea Belotti: "Questo è un discorso che vale per lui e per chiunque, chi rimane deve rimanere con voglia ed entusiasmo, lui è anche il capitano, deve dare l'esempio. Bisogna tornare indietro, deve arrivare gente da Toro, che dimostri di voler questa maglia, con voglia e ambizione. Resterà se ha voglia di restare, siamo convinti che ne abbia e vale per tutti".
Mentre su Nicolas Burdisso la situazione è quella del probabile addio: "Difficile che resti, vogliamo dare più spazio a giocatori sui quali crediamo molto, cercheremo un altro centrale su indicazione di Mazzarri".
Petrachi commenta anche le convocazioni di Roberto Mancini, dove ci sono tre granata: "Sono contento per Baselli, credo che se lo meritasse, è un giocatore che è cresciuto tanto, anche un po' sottovalutato, anche per lui credo che la linfa della nazionale gli possa dare autostima. Su Sirugu è giusto premio per l'ottima stagione. Belotti? Credo che la nazionale debba ripartire da lui, è un giocatore completamente recuperato e può fare il bene della nazionale".
Il ds granata entra anche nei dettagli della coesione di gruppo, che spiega così: "Quando tutti pensiamo ad essere titolari a volte si pensa all'io e non al noi e al Torino bisogna pensare al noi. Belotti è il capitano e da capitano deve trasmettere voglia ed entusiasmo a tutti, non tiene la fascia tanto per tenerla, bisogna capire quando si sta fuori, quando non si deve giocare perché qualcuno sta meglio. La coesione di gruppo è anche questa, che si basa su determinati valori, un professionista che sa di essere in un grande club sa anche che può sedersi in panchina, in alcuni momenti questa cosa è venuta meno. Facevamo due tre gare di livello, poi un po' meno. Forse qualcuno aveva un po' di mal di pancia, tutti devono avere la stessa motivazione e fare il massimo".
Comunque sia il Torino dovrà fare delle valutazioni, qualora dovesse arrivare una proposta irrinunciabile per Belotti: "Lui è importante poi il mercato si conosce, se arriverà qualche proposta importante e il ragazzo vorrà andare dobbiamo fare delle valutazioni, se vorrà rimanere saremo più felici di lui".