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Quella sporca mezza dozzina. Ma Giampaolo vuole il pupillo lì in mezzo

di Claudio Colla

Una sporca mezza dozzina (anzi, a dire il vero, mezza decina), in questo caso, di milioni di euro. Non una narrazione bellica, in questo caso, ma di mero, e tutto sommato disteso, calciomercato. Cifra non indifferente per i bilanci di casa Toro, sono cinque i milioni che mancano all'appello per soddisfare la richiesta doriana apposta sul cartellino di Karol Linetty. Il venticinquenne interno/mediano polacco, all'occorrenza mezzala di lotta e di governo, è l'obiettivo principe per il club, per via del suo grande feeling con mister Marco Giampaolo, che lo rivuole alla propria corte, come pietra angolare sulla quale costruire il prossimo centrocampo granata.

Vagnati ha già fornito la propria valutazione positiva sulla sua compatibilità sia con Rincòn sia con Baselli. E sta trattando, sia con la Samp, sia con l'entourage del classe '95, che piace molto anche in Bundesliga e in Premier League, oltre che alle solite Bologna e Fiorentina (ma non è da escludere che sulle sue tracce si riaffaccino le due romane). Previsto a breve un nuovo incontro, permane cauto ottimismo circa il buon esito della trattativa; è plausibile ritenere che, tra l'attuale offerta di 7 milioni di euro, e la richiesta fissata a 12, granata e blucerchiati possano incontrarsi nel mezzo, anche considerando il solo anno di contratto scarso che separa Linetty e la Samp da un addio a parametro zero. E che Vagnati, (sporca) mezza dozzina o meno, possa tramutarsi nel Charles Bronson, di polso e dritto verso l'obiettivo, di casa Toro.


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