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Torino, due idee per il dopo-Bianchi

di Claudio Colla

Ormai il divorzio tra il Torino e Rolando Bianchi sembra davvero a un passo: i segnali di malcontento da parte del centravanti e capitano si sono susseguiti nel corso degli ultimi mesi, e, seguendo semplicemente la logica degli eventi, la società farà fronte a tale pesante perdita tecnica con il tentativo di fare cassa al meglio delle possibilità che si presenteranno. Scontata la partenza dell'ex-Reggina, Manchester City e Lazio in caso di permanenza in B, anche un auspicato ritorno granata nella massima categoria difficilmente basterà a trattenere Rolandinho, da tre stagioni sotto la Mole: le motivazioni rischierebbero di mancare, e il rapporto tra l'atleta e l'ambiente sembra essersi, almeno parzialmente, logorato. Con l'Atalanta in pole, il Catania e il Parma a monitorare la situazione, e altri club quali Chievo, Fiorentina (ma in questo caso le garanzie tecniche rischierebbero di essere troppo limitate) e Udinese pronti a reinserirsi, giunge dunque la necessità di correre ai ripari, e pensare al più presto a un innesto di discreta qualità e non eccessivamente dispendioso, il tutto naturalmente soltanto in vista di una promozione in A, che permetterebbe di ampliare il gradimento della proposta. Tra le possibili idee, due piste percorribili, almeno in linea teorica, sarebbero legate a Nicola Pozzi, a breve 25enne centravanti della Sampdoria, e a Daniele Paponi, appena 23enne punta del Bologna (in comproprietà con il Parma). Il primo, già seguito dal Torino durante la sua militanza tra le file dell'Empoli, lascerà con ogni probabilità la Sampdoria, ormai matematicamente retrocessa in B; intorno ai 6 milioni di euro il costo del suo cartellino, i circa 7 e mezzo che la società dovrebbe riuscire a incassare per Bianchi lascerebbero ampi margini per l'operazione, e appare buona la prospettiva di adattabilità tattica dell'attaccante romagnolo con Antenucci, Sgrigna, Pagano e Gabionetta, destinati a rimanere in casacca granata per almeno tre quarti. Meno conosciuto Paponi, buon palliativo per i momenti no di Marco Di Vaio quest'anno a Bologna e dotato di ampi margini di crescita; il marchigiano, in comproprietà tra il club rossoblù e il Parma, rappresenterebbe un nome di buona prospettiva da acquisire a "prezzi modici", e, accanto a una chioccia di provata esperienza, potrebbe compiere notevoli passi avanti in maglia granata.


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