Toro, il felsineo Pulgar potenziale idea di mercato. Numeri e fattibilità
Rinato sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, dopo una prima metà di stagione decisamente al di sotto delle sue precedenti annate, il centrocampista centrale del Bologna (e della nazionale cilena), quello di Erick Pulgar è uno dei volti a cui la (probabile) salvezza felsinea 2018/19 sarà storicamente collegata. Cinque gol segnati (di cui quattro su rigore) in sette giornate, un assist fornito (terzo del campionato), e un rendimento dalla solidità inscalfibile, contrassegnato da un'impennata nei palloni recuperati, nei contrasti vinti, nei passaggi riusciti. Sondato lo scorso anno da niente meno che il Borussia Dortmund, Pulgar, che continua a piacere a Fiorentina e Sampdoria, rappresenta un'ipotesi di mercato che, al netto delle dovute valutazioni tattiche, potrebbe rientrare nei parametri del Toro. 25 anni compiuti a gennaio, in Serie A dal 2015/16, Walter Sabatini, prossimo diesse del Bologna, difficilmente rinuncerà a cuor leggero a Pulgar, a meno di alternative analoghe in entrata già assicurate. Contratto in essere con i rossoblù fino al giugno 2022, il valore stimato per il suo cartellino, secondo Transfermarkt.de, ammonta a 5 milioni di euro (uno in meno rispetto alla scorsa estate), ma, considerate le cifre correnti, per Pulgar, ove messo sul mercato, i vertici felsinei chiederanno almeno il doppio. Il giocatore è rappresentato da Fernando Felicevich, che a Torino, sponda bianconera, portò un nome importante come quello di Arturo Vidal, e che nella propria scuderia annovera giocatori del calibro di Alexis Sanchez, Charles Aranguiz, Gary Medel. Un'idea che, non solo in ottica Europa League, potrebbe prendere forma.