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Toro, l'addio a Gustafson è plusvalenza anche solo per un milione

di Claudio Colla

Dopo la buona stagione cadetta in maglia Hellas Verona, il 24enne centrocampista Samuel Gustafson non sembra aver convinto Mazzarri al punto di tenerlo in rosa, e puntare su di lui come quinto di centrocampo, alle spalle di Baselli, Meité, Rincòn, e Lukic. Il Toro cerca un elemento in grado di garantire maggior qualità, rispetto allo svedese tutto sostanza, e la cessione a titolo definitivo appare imminente. Sondato dal Genoa a inizio luglio, Gustafson, legato da ancora un anno di contratto col club granata, sembra ora destinato a un possibile ritorno in Serie B, col Perugia, di cui ha già vestito la maglia nel 2018, in pole, la Salernitana tentennante, mentre, sullo sfondo, anche i succitati scaligeri lo valutano. Senza dimenticare le possibili offerte dai campionati europei minori, e dalle categorie cadette di Inghilterra, Spagna, Francia, e Germania.

Un milione di euro la quotazione per il suo cartellino effettuata da Transfermarkt.de, una cessione anche a tale cifra rappresenterebbe una plusvalenza, per quanto piccola, percentualmente significativa: il Toro ha infatti prelevato Gustafson, dall'Häcken, nell'estate 2016, inizio della gestione Mihajlovic, per 600 mila euro. Potenziale affare piccolo in termini numerici, ma significativo in quanto a capacità strategica: non abbastanza efficace per il Toro e per la Serie A, i prestiti in B sembrano averlo comunque valorizzato abbastanza per renderlo godibile, quel tanto per cui non ci si vada a rimettere.


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