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Toro, non si spegne il sogno Kumbulla. Che è tentato di tornare da Juric

di Claudio Colla

Al di sotto delle aspettative la sua stagione d'esordio in maglia giallorossa, agli ordini di Paulo Fonseca, per Marash Kumbulla, sotto José Mourinho, è andata anche peggio. Appena cinque presenze in campionato finora, per un magro totale di 226 minuti, da aggiungere alle quattro partite disputate in Conference League, per il difensore classe 2000 della nazionale albanese, ventidue anni da compiere il prossimo 8 febbraio, a breve potrebbe accendersi la lucina verde in direzione di una nuova esperienza professionale. Certo, il tecnico lusitano, ammesso che sia lui a mangiare il proverbiale panettone in casa Roma, richiederà garanzie rispetto alla presenza di un altro rincalzo difensivo, qualora Kumbulla ricevesse il via libera per cambiare casacca. Un'altra mezza stagione da riserva, in un contesto come quello giallorosso, al di là delle difficoltà contingenti, potrebbe altresì risultare accettabile, in un'ottica di medio-lungo termine. Senza contare che i quasi 30 milioni di euro complessivamente spesi dalla Roma per acquistarlo dall'Hellas Verona, versati in massima parte la scorsa estate nelle casse scaligere, risultano finora un investimento decisamente non ripagato da quanto visto sul terreno verde.

Per rivalutare Kumbulla, nella doppia prospettiva di cederlo in estate, o di provare a rimetterlo al centro del progetto tecnico in vista del 2022/23, un prestito secco in un contesto in cui possa giocare con continuità potrebbe essere l'ideale. A tal proposito, proprio Ivan Juric, proprio colui che lo aveva messo nelle condizioni giuste per brillare a Verona, potrebbe riaccoglierlo alla propria corte; a Torino, ad affiancare Bremer, Zima, Djidji, Buongiorno, e Rodriguez, sostituendo presumibilmente Armando Izzo, da tempo destinato a raggiungere Walter Mazzarri a Cagliari. La formula potrebbe anche essere quella del prestito con diritto di riscatto, fissato tra i 15 e i 20 milioni, al minimo necessario per risparmiare alla Roma una minusvalenza. E di fronte a una prospettiva del genere, Juric, un minimo di fiducia nei trasferimenti invernali, potrebbe finire per acquisirla.