Il decennio granata in pillole, il 2015 - Bilbao, la vittoria nel derby, l'arrivo di Belotti e la nuova illusione
Dal nuovo anno, oltre all'Europa, ci si attende una risalita in classifica. Quagliarella ha fatto bene, ma Amauri non si è dimostrato all’altezza e per ricorrere ai ripari il Toro preleva dal Chievo Maxi Lopez. Tra lo scetticismo generale, l'argentino si mostra di ottimo livello, realizzando undici reti dal suo arrivo dopo il giro di boa. A gennaio arriva l'eliminazione dalla Coppa Italia in casa contro la Lazio, ma il campionato vive un momento decisamente migliore, concludendo il girone di ritorno conquistando ben trentadue punti, togliendosi lo sfizio di battere per la prima e unica volta nel nuovo millennio la Juventus, grazie ai gol di Darmian e Quagliarella, che si scambiano gli assist, ribaltando la rete alla mezzora di Pirlo. Purtroppo l'Europa non tornerà solamente per due punti, a incidere sarà soprattutto il "furto" di Palermo, in cui il 2-2 finale sarà viziato dal gol annullato senza motivo a Maxi Lopez che avrebbe regalato il successo. Oltre a questa gara, peserà come un macigno l'assurdo autogol di Padelli in casa contro l'Empoli in avvio di gara, che costerà un ko inatteso. In Europa, Bilbao rappresenterà davvero molto, perché in memoria dei vecchi tempi il Toro eliminerà l'Atlhetic vincendo sul suo campo, unica squadra italiano a riuscirci nella storia. La fine del cammino sarà opera dello Zenit, condizionata dal rosso ingenuo rimediato da Benassi nella sfida di andata. L'eliminazione sarà ad ogni modo onorevole.
La stagione successiva si apre con grandi ambizioni, senza coppe il Toro può puntare nuovamente ad un'annata di alto profilo. Sul mercato parte Darmian in direzione Manchester United, arrivano Danilo Avelar, che sarà una profonda delusione, Davide Zappacosta, Afriyie Acquah, Daniele Baselli, Joel Obi e, soprattutto, il Gallo Belotti, fortemente voluto dal tecnico che ne vedeva un potenziale bomber. Il neo acquisto, tuttavia, almeno nella sua prima parte di soggiorno in maglia granata si mostrerà si particolarmente determinato, ma scarsamente prolifico, un solo gol fino alla sosta natalizia. Ci aggiungiamo un Maxi Lopez non esattamente in grado di emulare le passate gesta ed un Fabio Quagliarella al di sotto delle proprie medie realizzative. Nonostante questo il Toro viaggia in modo molto positivo, partendo fortissimo e non cogliendo la possibilità, contro il Carpi alla settima giornata, di centrare la vetta della classifica, regalando invece agli emiliani il primo storico successo in Serie A. Il 2015 si chiude con il ko interno, sfortunato, contro l'Udinese (subito dopo essere usciti malamente dalla Coppa Italia nel derby contro la Juventus), ciònonostante, dopo diciassette partite, la squadra di Ventura è a soli tre punti dall'Europa League, e con una gara ancora da recuperare contro il Sassuolo.